Politica
25 Giugno 2016
Il punto della situazione dei dem del quartiere Giardino: “L’esercito è soluzione di pancia”

Circolo Pd: “In Gad l’amministrazione sta facendo bene”

di Redazione | 3 min

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Il Partito Democratico prende posizione dopo i recenti fasi di cronaca che hanno infiammato, dentro e fuori le pagine dei giornali cittadini, la zona Gad: nella conferenza stampa indetta nella sede del Circolo Pd del quartiere Giardino ieri mattina si è infatti voluto mettere qualche punto fermo, per fare il punto della situazione.

Anzitutto “il problema di sicurezza c’è ed è oggettivo – rompe il ghiaccio Riccardo Galletti, segretario Circolo Pd Gad – ma siamo convinti che l’amministrazione abbia agito molto bene, ha il nostro pieno sostegno”. L’operato di assessori e sindaco riceve le lodi anche di Girolamo Calò, presidente del consiglio comunale, che rivede alcune sue precedenti dichiarazioni: “avevo detto tempo fa che qui in alcune parti lo Stato era assente, oggi sono contento dei presidi della Municipale, dei controlli di polizia e carabinieri, delle ordinanze su illuminazione e somministrazione di alcolici, delle azioni di intelligence, oggi dico che lo Stato è presente”. Ma non ci si siede sugli allori. “Verificheremo se le azioni sono davvero costanti, noi qua ci siamo sempre stati”, ammonisce, e Galletti rincara: “siamo l’unica forza politica sempre presente, che qui lavora a differenza di quanti preferiscono azioni spot, random, senza avere il coraggio di metterci la faccia”.

Il tono polemico è riservato a quanti “votano certe cose ma ne dicono altre, cavalcando l’onda”. A bacchettare i colleghi consiglieri è il segretario comunale Pd Renato Finco, che replica “alla illegalità con la legalità, non con le grida” e che, dati alla mano (sono quelli citati nell’articolo di Vice News uscito a marzo 2016, ndr), smentisce l’efficacia dell’operazione Strade Sicure invocata giusto ieri dai consiglieri di Fratelli d’Italia. “A ciascuno il suo ruolo – ribatte Galletti – l’esercito risponde solo alla pancia, non risolve il problema dello spaccio, che è un problema piuttosto di intelligence”; “questa proposta rischia di essere pura demagogia” chiosa Calò, “interroghiamoci piuttosto sul perché sia così forte la richiesta di droga e quali forme di prevenzione possiamo adottare”. Le piaghe dello spaccio e della prostituzione, nella zona, ci sono sempre state: dopo l’emergenza Grattacielo, il problema si è solo spostato ed evoluto “ma non abbiamo mai nascosto la testa nella sabbia” concordano e anzi “verrebbe da chiedersi – confessa Gigi Braghiroli (Comitato per il Sì) – se oggi ce ne si accorge solo perché sono neri”.

L’appello è al “restare seri, il Comune non deve fare il vigilantes – continua Finco – piuttosto spingiamo per una più stretta collaborazione tra le forze dell’ordine, per più controlli interforze”. La strada imboccata, sostengono, è quella giusta come dimostrato “dall’operatività sul tema sicurezza, perché non esistono consiglieri che sono avulsi dalla realtà – evidenzia Maria Bianca Vitelletti, consigliere comunale Pd – ma rispondiamo con cose pratiche, non con slogan”.
Il riferimento è all’ordine del giorno (Odg 61653) del 30 maggio in materia di ‘Sostegno alle forze dell’ordine, sicurezza e rigenerazione urbana’: ci si appellava al sindaco perché proseguisse – e quindi indirettamente se ne appoggia l’operato – le attività di contrasto al degrado già messe in atto. L’Odg 61653 è stato votato a larga maggioranza – astenuto Fornasini (FI), contrario Rendine (Gol): “è l’esempio che non è questione di bandierine, la questione volgiamo risolverla”, ma suona anche come una chiamata diretta al Governo nel momento in cui si richiedono “più finanziamenti, più formazione”.

“Il nostro messaggio a livello nazionale è per la certezza della pena per valorizzare le azioni delle forze dell’ordine – sottolinea Calò – e per una revisione dei centri di espulsione, nonché delle pratiche per l’asilo politico”. La linea politica resta infatti quella dell’integrazione “ma sul contraltare deve esserci il rispetto delle norme, il rispetto per la convivenza civile – conclude Galletti – che è mancata negli ultimi giorni”.

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