Cronaca
15 Giugno 2016
Aggredite verbalmente nei giardini del grattacielo due agenti costrette ad abbandonare il campo. Trentini: "A volte è meglio lasciar perdere"

Spacciatori difendono il territorio e scacciano due vigilesse

di Redazione | 3 min

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00016829-originalSi sono dovute allontanare per evitare che la situazione degenerasse e prendesse una brutta piega. Due vigilesse in bicicletta, durante un servizio di controllo nella zona dei giardini del grattacielo, sono state aggredite verbalmente da uno degli extracomunitari che si trovavano nella zona, che ha iniziato a sbraitare e urlare intimando alle due donne in divisa di andarsene.
L’episodio è avvenuto attorno alle 11 di ieri mattina e alla scena, che è stata riferita anche alla comandante della Polizia municipale Laura Trentini, hanno assistito alcuni cittadini. Uno di loro riferisce che le due vigilesse sostavano inizialmente all’inizio del parco del grattacielo, in viale Costituzione a lato del canestro da basket, in quel momento occupato da alcuni gruppi di extracomunitari. Alla vista delle agenti, il gruppo più vicino che sostava sulle limitrofe panchine, si è spostato un po’ all’interno del parco, tranne uno di loro con un cappello rosso che, mantenendo il cellulare all’orecchio, si è avvicinato per controllare cosa stessero facendo le due vigilesse. Quando queste si sono spostate all’interno dei giardini in direzione delle panchine dove poco prima si trovava tutto il gruppo, il giovane straniero con il cappello rosso ha iniziato a sbraitare e urlare, intimando alle due donne di andarsene.
Una delle due, visto l’atteggiamento aggressivo del giovane, si è allontanata di una decina, di metri, l’altra invece è rimasta ferma. E’ a questo punto che l’extracomunitario ha iniziato ad agitarsi ulteriormente alzando i pugni e avvicinandosi minacciosamente alla vigilessa, gridandole a meno di un metro dal suo volto, tanto da indurre entrambe ad abbandonare la zona per evitare guai, dato che anche il resto del gruppo stava accorrendo a dare man forte al “collega”.
Si è trattato di una sorta di atto di forza per rivendicare la supremazia sul territorio da parte di un gruppo di extracomunitari, che i residenti conoscono come spacciatori, evidentemente per nulla intimorito dalla presenza di forze dell’ordine che, nel caso della Polizia municipale, non dispone di strumenti di difesa che n qualche modo possano fungere da deterrente in determinate situazioni.
“Purtroppo – commenta la comandante Laura Trentini – questi episodi capitano anche con gli italiani. Noi siamo ogni giorno sul posto per effettuare controlli che non sempre sono graditi, così non di rado possono esserci momenti di tensione e confronto acceso. Non mi risulta tuttavia che ci sia stata la necessità di chiamare rinforzi, perché piuttosto che fomentare reazioni ancora più accese a volte è meglio lasciare perdere, soprattutto in un caso come questo di palese sproporzione tra due agenti e un gruppo numeroso di persone. I residenti soffrono il fatto di dover passare tra questi capannelli, si lamentano per la presenza di bottiglie abbandonate: noi invitiamo i gruppi che stazionano nei giardini a comportamenti civili e a non importunare la gente, chiedendo anche i documenti, cosa che spesso innervosisce fino a provocare confronti accesi. Continueremo comunque a pattugliare e controllare la zona, come abbiamo sempre fatto”.
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