Cronaca
25 Maggio 2016
Ennesimo episodio nella biblioteca comunale: sul sospetto pendono già quattro denunce e numerose segnalazioni

Il vandalo torna in Ariostea: “in ostaggio di un uomo con vernice e accendino”

di Ruggero Veronese | 3 min

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9bd28e0c-26d7-4ce0-a4a7-8695557dc0bcStudenti e passanti di fronte alla Biblioteca Ariostea guardano il portone chiuso increduli: “Non è possibile, è la quarta volta nel giro di tre o quattro settimane. Perchè non lo fermano?”, “ma non si può proprio far niente contro questa persona?”, “possibile che non si possa più venire a studiare per colpa sua?”. Gli atti vandalici si sono ripetuti e nella notte il portone in legno antico della principale biblioteca comunale di Ferrara è stato dato ancora una volte alle fiamme. Ma da chi?

Quasi tutte le persone che frequentano abitualmente l’Ariostea conoscono perfettamente l’identità del vandalo, sul quale già pendono almeno quattro diverse denunce per i danneggiamenti e i comportamenti tenuti in biblioteca. L’ultima l’aveva collezionata solo venerdì scorso, quando diversi testimoni oculari l’avevano visto entrare per il portone principale, in pieno pomeriggio, e lanciare una bomba di vernice contro una delle storiche targhe posizionate all’ingresso. Una scena, per la verità, difficile da ignorare: in quell’orario si registra un continuo via vai di gente e il vandalo non ha fatto assolutamente nulla per nascondere la propria identità, anzi voleva che fosse ben chiara l’intenzionalità del suo gesto.

Di fronte alla biblioteca chiusa “a tempo indeterminato” circolano varie ipotesi sulle motivazioni di questi atti, fino a quando alcuni impiegati dell’Ariostea non raccontano alcuni dettagli fondamentali: il vandalo è un uomo poco più che trentenne che nei mesi scorsi aveva svolto uno stage attraverso i servizi sociali in biblioteca. Al termine del contratto non riuscì però a ottenere il rinnovo e – secondo voci di corridoio – avrebbe anche ricevuto una valutazione non proprio lusinghiera da parte del direttore Enrico Spinelli. A quel punto sono partite le ritorsioni: incursioni in biblioteca, atti vandalici, addirittura minacce a una impiegata dell’Ariostea che lo ha denunciato per stalking. “Qui dentro siamo poco tranquilli – confessa un dipendente -, certa gente non sai mai fino a che punto possa arrivare e finora nessuno ha ancora fatto nulla per fermarlo”.

Ma la biblioteca non è il suo unico ‘bersaglio’: anche un addetto della Caritas di recente ha segnalato alcuni comportamenti eccessivi dell’uomo e gli uffici del Servizio Giovani del Comune – di solito liberamente accessibili – dalla settimana scorsa per precauzione tengono la porta chiusa: per accedere occorre suonare il campanello. Fatti ormai noti anche ad alcuni ragazzi di fronte alla biblioteca: “Potrebbe quasi sembrare comico – dice una ragazza – se non fosse così preoccupante: un’intera città tenuta in ostaggio da un uomo con vernice e accendino”.

Di certo dopo gli ultimi fatti le autorità sembrano decise a fermarlo con ogni mezzo a disposizione e in tarda mattinata Spinelli si è recato in questura per un incontro con il capo della polizia. Mentre il sindaco Tiziano Tagliani, in Ariostea per un sopralluogo dopo i fatti, si è espresso in favore di una misura cautelare nei confronti del vandalo, che potrà essere richiesta dalla magistratura al termine del lavoro di indagine di polizia e carabinieri.

 

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