È il sindaco Tiziano Tagliani a fare da sponda alla lettera-appello del vescovo Luigi Negri indirizzata al premier Matteo Renzi per chiedere per evitare il pagamento dei tributi Ici e Imu arretrati sulle scuole paritarie richiesto dal Comune a fine 2015.
“Mi associo alle preoccupazioni che l’arcivescovo ha espresso al premier Renzi – si legge in una nota del primo cittadino -. Richiedere la quota degli arretrati Ici mettono in grossa difficoltà le nostre 25 scuole private che oggi ospitano 1640 bambini. Come Comune – spiega – sono venti anni che diamo contributi a queste scuole riconoscendone il servizio di pubblica utilità: scuole che a malapena riescono ad arrivare al pareggio di bilancio e che chiedono una retta solo per coprire i costi dei contratti degli insegnanti e per le utenze. Al fine di garantire la sopravvivenza di queste scuole tanto necessarie alla nostra comunità rivolgo al premier Renzi l’invito a rivedere la normativa che impone il pagamento della quota per gli arretrati della veccia Ici risalenti al 2010”
La richiesta dell’amministrazione, lo ricordiamo, è l’effetto della sentenza della Corte di Cassazione del 6 luglio scorso (che impone il pagamento della tassa agli istituti privati di Livorno) che ha stabilito che per le paritarie l’obbligo di pagamento scatta a fronte del pagamento della retta per i servizi, fattore che di per sé qualificherebbe l’attività come commerciale quando in via tendenziale servirebbe a coprire i costi di gestione. Ma, in effetti, i giudici della Suprema Corte non hanno definito un’automatismo per il pagamento, semmai hanno tolto di mezzo quello per l’esenzione: le paritarie dovrebbero essere soggette al pagamento Ici/Imu fino a prova contraria, con a loro carico l’onere di dimostrare che la loro attività, di fatto, non è di tipo commerciale.
Secondo i numeri forniti qualche mese fa dall’assessore al Bilancio Luca Vaccari, le scuole coinvolte a Ferrara sono 18 (dunque non tutte le 25 paritarie) e l’amministrazione ha chiesto loro poco meno di 123mila euro, di cui quasi 86mila per Ici 2010 non pagata, oltre sanzioni (30%) e spese. Ma mancano i calcoli sui mancati versamenti Ici 2011 e Imu dal 2012 al 2016.
Ad aprile peraltro la Giunta comunale ha formalizzato la costituzione in giudizio dell’Amministrazione a fronte dei ricorsi agli accertamenti Ici 2010 presentati in Commissione Tributaria provenienti da 11 scuole paritarie del territorio.
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