Politica
20 Maggio 2016
Presentati 100 emendamenti in senato. Intanto Fabbri si difende dalle accuse di populismo

Carife, la Lega ‘populista’ chiede rimborsi al 100%

di Redazione | 3 min

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unnamedSiamo populisti per il sistema economico europeo che si accanisce contro il nostro Paese e ci battiamo per far avere rimborsi al 100 per cento e per tutti gli azzerati, ovvero gli azionisti e obbligazionisti subordinati colpiti dal ‘Salva-Banche’. Sarebbe questa, in sintesi, la presa di posizione della Lega Nord su due fronti: da una parte la difesa dalle accuse di populismo giunte dal vicepresidente europeo Jean Lamberts, dall’altra l’impegno al ‘pacchetto emendamenti’ (oltre un centinaio nel complesso) presentato in parlamento al decreto Banche, incardinato in commissione Finanze, al Senato.

Il ‘pacchetto emendamenti’, oltre ai risarcimenti al 100%, chiede l’esclusione dei titoli azzerati dal computo del reddito, più tempo per presentare le domande di arbitrato, cancellazione di tutti gli oneri a carico dei risparmiatori traditi che avanzano domanda di risarcimento.

Nel dettaglio il Carroccio ha previsto consistenti modifiche soprattutto all’articolo 9, relativo all’accesso al Fondo di solidarietà, eliminando il tetto dei 35mila euro di reddito Irpef lordo (o il patrimonio mobiliare di valore inferiore ai 100mila euro) oggi richiesti per i risarcimenti automatici. Il Carroccio vuole inoltre cancellare, al comma 3, l’indennizzo parziale (all’80%) sostituendolo con quello totale.

Al comma 6, invece, la Lega propone di allungare i tempi concessi per compilare le domande di indennizzo: non più quattro, ma 12-18 mesi. Per agevolare i risparmiatori nella presentazione delle domande di risarcimento, inoltre, il Carroccio ha previsto, sempre al comma 6, che siano le Nuove banche a farsi carico di sbrigare le pratiche, senza oneri o costi aggiuntivi e che, più in generale, siano semplificate al massimo le procedure, riducendo i tempi di risposta.

“I criteri che sono stati previsti dal governo – afferma il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri -, oltre a tradire le promesse fatte dal viceministro Morando al Comunale, vanno contro il buon senso, che imporrebbe l’indennizzo totale di ogni risparmiatore truffato, anche per rispettare l’istituto giuridico del risarcimento del danno e dare un segnale che indichi che non sia più accettabile un simile comportamento fraudolento da parte di un governo nei confronti dei risparmiatori”.

Il leghista trova anche il tempo di prendere lezioni di francese. “Oui, monsieur Lamberts, nous sommes populistes” risponde infatti a Lamberts che aveva definito “populisti” i movimenti che si oppongono alle politiche Ue. Alludendo anche Lega Nord. Alan Fabbri ha replicato sarcasticamente che, se per “populismo” si intende rappresentare un’antitesi al modello d’Europa attualmente in voga, allora: “Siamo populisti – ha rincarato Fabbri in aula –. Per il sistema economico europeo che si accanisce contro il nostro Paese, con una moneta (voluta anche da Romano Prodi) che ha impoverito le famiglie italiane, abbattendo il potere di acquisto”.

Ce n’è anche per le politiche migratorie, che hanno portato “a spendere milioni di euro per quelli che non sono profughi con diritto d’asilo ma, in gran parte, immigrati economici. L’Austria fa bene a chiudere i propri confini – ha continuato Fabbri – perché l’Europa non è riuscita ad arginare il problema”. Sul dopo-sisma, “ci sono ancora cinquemila nuclei familiari fuori dalle proprie abitazioni, a quattro anni dal terremoto, ed anche se l’Ue ha cercato di aiutare a superare l’emergenza, si sono create disparità fra imprese agricole e altre attività del settore industriale e terziario”.

“Inoltre, mentre l’Ue è sorda sulla rimozione delle sanzioni alla Russia – chiosa Fabbri -, strizzando l’occhio alla ‘poco europea’ Turchia, nessuno ha detto nulla sul fatto che Putin sta facendo una seria guerra all’Isis, liberando Palmira, dove si è riconquistata la libertà. Per queste ed altre ragioni, signor Lamberts – ha chiuso Fabbri – non condividiamo la sua idea di Europa”.

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