Nemmeno un indovino avrebbe potuto prevedere un inizio così intenso per i Mandrakes; la formazione fastpitch estense, al debutto nel campionato Pig League, ha prima visto e poi scacciato le streghe prevalendo sugli Opossum nella cornice del campo di baseball di Castelmaggiore.
Partita non adatta ai deboli di cuore, tutta decisa in volata: equilibrio, caduta e infine apoteosi, grazie a una forte reazione che oltre al sorriso regala al manager Benetti discrete indicazioni sul carattere dei suoi “ragazzi”. Si vede che sentivano il match, i prestigiatori: le due apparizioni in precampionato avevano fornito impressioni incoraggianti, ma sempre di amichevoli si trattava.
Qui si faceva sul serio, doverosamente consapevoli della propria inesperienza nel nuovo giro: per risultato la gara si è aperta ed è proseguita fino al quarto inning sul filo dell’equilibrio. Vantaggio estense al primo turno di battuta grazie alla famiglia Bettoni, con un doppio del sempre efficace Nicholas a spingere a casa lo “zio” Ivano; immediato pareggio marsupiale, e quindi più niente per tre riprese: di qua grazie all’affidabilità del pitcher ducale, Regazzi, di là complice la bassa efficacia estense alla battuta.
I maghi muoiono due volte a basi piene (nel secondo e nel quarto inning), e non riescono a spostare con decisione gli uomini verso il piatto. Il mazzo rimescola al quinto: nuovo vantaggio Mandrakes grazie ad Rbi della mai doma Margherita Ventura (due su tre nel box per lei), a cui segue un episodio da moviola che nega il terzo punto ai ducali.
Gli Opossum suonano la carica ai danni del rilievo Squarzanti (che segna comunque uno splendido line destro alla battuta), e mettono il naso avanti con un parziale (4-1) pesantissimo: resta un solo attacco per recuperare, cose che ad altri avrebbero guastato i nervi e la festa. Invece sul fondo del cilindro ci sono ancora tortore, coriandoli e foulard, che i Mandrakes sfilano con disinvoltura impattando pareggio e sorpasso in un ultimo assalto perfetto. Segnano Marzaduri (2/2, più due rubate), Regazzi (che arricchisce la prestazione con due splendidi bunt), Bettoni e il cubano Bell Mullen, che tra l’emozione generale chiuderà la serata con dedica alla salute del suo papà lontano.
Finisce 7-6, con gli estensi a controllare l’ultima tiepida risposta avversaria. Vittoria meritata, vista tra l’altro la difesa di Ferrara concedere pochissimo: diamante protagonista, su tutti l’insormontabile seconda base Bassi. Confetti per tutti da Benetti, a fine gara: “Vincere al debutto in una partita così imprevedibile ci riempie di soddisfazione; siamo usciti da una brutta situazione reagendo tutti insieme, da squadra vera. Tutti hanno fatto quello che dovevano. Abbiamo iniziato a colpirla tardi, in futuro dovremo essere più costanti. Ma è stato un esordio che ricorderemo tutti.” Eh già: abracadabra…
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