Attualità
16 Aprile 2016
Un progetto per 'vedere la musica' e affiancare all'immagine fotografica della traccia sonora il suono tramite le cuffie

La microscopia elettronica di Unife incontra l’arte visuale

di Redazione | 2 min

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Le idee e le proposte del Forum Disuguaglianze e Diversità

Mercoledì 22 maggio alle ore 17 presso la Sala Conferenze della Camera del Lavoro di Ferrara (Piazza Verdi, 5) farà tappa a Ferrara il “Viaggio in Italia con la testa in Europa” un tour di presentazione e discussione delle idee e delle proposte del Forum Disuguaglianze e Diversità, partito il 4 aprile e che terminerà il prossimo 7 giugno, toccando oltre 70 luoghi in tutto il Paese

c83fa4aa-7bba-4e8a-b018-fec05ce74ec3“Vedere la musica”: per realizzare questo progetto l’artista visuale Elisa Leonini si è avvalsa del Centro di microscopia elettronica dell’università di Ferrara e, con i risultati ottenuti, ha allestito la mostra Landtrack nella città di Monza, recentemente conclusasi con grande successo a Villa contemporanea, che ha ospitato le gigantografie delle immagini ottenute dalla dottoressa Daniela Palmeri al microscopio elettronico a scansione.

Un modo efficace per descrivere l’idea di osservare ad alto ingrandimento i microsolchi presenti in dischi di vinile e di bachelite per scorgere, nelle forme così evidenziate, l’origine del suono in esse racchiuso.

Spiega Silvano Capitani, ordinario del dipartimento di morfologia, chirurgia e medicina sperimentale e direttore del Centro di microscopia elettronica di Unife: “In una realtà in cui la musica si ascolta in formato mp3 e i film si vedono in 3d, i dischi di vinile e bachelite sembrano curiosi oggetti di antiquariato, ma le immagini di questi frammenti evocano la suggestione di quel tempo, in cui la vibrazione delicata e nel contempo decisa di una puntina nel microsolco trasmetteva l’emozione della musica. All’immagine fotografica della traccia sonora l’artista ha affiancato il suono udibile attraverso cuffie. Ad ogni immagine corrispondeva un suono, alla vista si contrapponeva l’udito: le opere esposte hanno invitato i molteplici visitatori a un esercizio di concentrazione oltre che di contemplazione”.

È previsto che nel breve futuro la mostra sia riproposta anche negli spazi espositivi dell’università di Ferrara.

 
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