Politica
6 Aprile 2016
Polemiche infuocate in consiglio tra sindaco e opposizione. Residenti e attivisti della Lega voltano le spalle per protesta

Tagliani: “Il Palaspecchi ha nemici forti, ma vado avanti”

di Ruggero Veronese | 5 min

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Residenti e sostenitori della Lega Nord si girano di spalle durante la relazione di Tagliani

Residenti e sostenitori della Lega Nord si girano di spalle durante la relazione di Tagliani

“Io lo so che questo progetto ha dei nemici, e sono nemici forti. Volete che non mi accorga che ci sono cinque programmi televisivi nazionali che parlano del Palaspecchi? Che è partito un ricorso al Tar (da parte dell’imprenditore Roberto Mascellani, ndr) proprio quando deve iniziare il progetto di recupero? Ci sono nemici che cercano di ostacolare il progetto, ma il consiglio comunale deve difenderlo. Finchè c’è la speranza di andare avanti, io andrò avanti”. È furiosa la reazione del sindaco Tiziano Tagliani alle critiche dei partiti di opposizione che, Lega Nord e Forza Italia in testa, sono tornati a chiedere all’amministrazione di bloccare il progetto di social housing, in favore di una prima bonifica dell’area e di una futura (ma gli eventuali costi dell’ipotesi rimangono ignoti) demolizione dell’intero complesso.

Il teatro dello scontro è la commissione consigliare, convocata dallo stesso Tagliani per dare aggiornamenti sulla situazione dopo l’arresto di Sergio Vittadello, presidente dell’omonimo fondo immobiliare che (insieme a Parsitalia, Acer e Cassa Depositi e Prestiti) dovrebbe occuparsi dei lavori. Il condizionale in questo momento è d’obbligo, visto che l’arresto di Vittadello (nell’ambito dell’inchiesta romana sulle tangenti Anas) potrebbe creare ostacoli legali, oltre a mettere sul chi va là sia la Cassa Depositi e Prestiti che gli altri soggetti coinvolti nell’operazione. Questo quanto sostenuto da Tagliani di fronte alla commissione consiliare e a circa 25 persone tra sostenitori della Lega Nord e residenti della zona di via Beethoven, accorsi per assistere all’incontro e che durante la relazione hanno dato le spalle al sindaco per protesta.

2d061397-125f-4cd3-8748-8757e2effce2 (1)È a questo punto che si scatena il fuoco di fila delle opposizioni verso Tagliani: Matteo Fornasini di Forza Italia critica “questo atteggiamento di lassismo e tolleranza” e chiede di “dire stop a questo progetto e di dare risposta immediata all’emergenza sanitaria e sul piano della sicurezza”.

Il consigliere comunale giudica “irrealizzabile” un progetto che vede coinvolta la società Ferrara 2007 (proprietaria dell’immobile), giudicata come “una scatola vuota, con un capitale sociale di 10mila euro” e che da diversi anni non paga più al Comune Ici e Imu sul Palaspecchi: “Che messaggio diamo alla città – continua Fornasini – di un Comune che sottoscrive accordi con un privato che non paga le tasse comunali?”. Si unisce all’attacco il collega forzista Vittorio Anselmi, che contesta “l’utilizzo residenziale per quell’area” ritenendo l’operazione “non urbanisticamente vantaggiosa” e parlando di un “rapporto distorto tra pubblico e privato”. Il consigliere forzista non parla di demolizione dell’area ma di semplice “messa in sicurezza”: “non vogliamo abbattimenti disastrosi, ma che venga ripristinata la legalità. Se queste condizioni saranno soddisfatte allora potremo tornare a sederci e ragionare sul futuro del Palaspecchi”.

Ben più sintetico il messaggio di Giovanni Cavicchi della Lega Nord, che dopo aver citato la relazione Ausl del 2004 sulle pessime condizioni igieniche del complesso afferma che “al momento non c’è altra soluzione della demolizione totale, che il Comune dovrebbe richiedere per tempo”. Secondo Paolo Spath di Fratelli d’Italia “si può anche pensare di andare avanti da un punto di vista burocratico e formale, ma abbiamo una bomba batteriologica a livello igienico e problemi di ordine pubblico. Personalmente per me quella struttura è da abbattere e da radere al suolo, ed eventualmente nuovi immobili si troveranno”.

Furiosa la reazione di Tagliani, che prima sottolinea la ‘ambivalenza’ di Forza Italia (a favore della demolizione in numerose dichiarazioni pubbliche e mediatiche, ma non in consiglio comunale), per poi osservare come la delibera del dicembre 2011 in cui veniva stabilita la futura destinazione d’uso dell’immobile fu approvata senza nemmeno un voto contrario del consiglio comunale (soltanto nove astenuti) e sfidare frontalmente l’opposizione: “Qualcuno ha altre soluzioni da proporre? Se sì io faccio un passo indietro, altrimenti proseguo con l’unica soluzione che in questo momento consente di recuperare il fabbricato”.

Una soluzione che secondo Tagliani passa attraverso un lungo lavoro ‘sotterraneo’ di preparazione: “È da anni che esiste questo problema e voi lo scoprite adesso, ma da anni stiamo lavorando con i privati per cercare di risolvere quei problemi che rendono perplessa la Cassa Depositi e Prestiti. Abbiamo cominciato nel 2012 a promuovere nelle fiere i nostri immobili vuoti che ora ci hanno portato 21 milioni di euro. Nel progetto per il Palaspecchi la Cassa Depositi e Prestiti investirà 30 milioni di euro. Non bastano le chiacchiere, ci vogliono gli euro. Ma se tutti i giorni sui giornali dite che l’immobile va demolito, date un’immagine di una città che non desidera il progetto di recupero, e questo diventa un problema”.

Giovanni Cavicchi (Lega Nord)

Giovanni Cavicchi (Lega Nord)

Sia Tagliani che i consiglieri Pd non rinunciano poi a rivelare il proprio pensiero: quello secondo cui a muovere le fila di parte dell’opposizione ci sia l’imprenditore Roberto Mascellani, visto che un eventuale stop al progetto Palaspecchi potrebbe aprire nuovi scenari per il Darsena City. È lo stesso sindaco a citare il ricorso al Tar promosso da Mascellani quando parla dei “nemici in questa città che si oppongono al progetto”, seguito da Fausto Facchini secondo cui “viene difficile capire come mai oggi Forza Italia voglia buttare già una proprietà privata. Mi chiedo: se abbattiamo il Palaspecchi dove troviamo 200 appartamenti sfitto. Da quanto mi dicono, ce ne dovrebbero essere in via Darsena. Mi chiedo anche se esiste un Comune amministrato dalla Lega Nord dove sia stato abbattuto un immobile privato”. Luigi Vitellio, capogruppo Pd, chiede all’opposizione di giocare a carte scoperte: “Oggi sono circolati inviti a una festa organizzata in caso di naufragio del progetto di recupero del Palaspecchi. Dobbiamo capire se questo consiglio sta lavorando a una soluzione del problema o se si spera di partecipare a quella festa. Se esistono piani diciamoli, altrimenti lavoriamo insieme per far andare in porto l’unico possibile”.

Dettaglio tutt’altro che secondario: l’intero dibattito avviene di fronte a due operatori dell’Ausl e un dirigente della questura di Ferrara, chiamati da Tagliani per dare un parere tecnico sui problemi di igiene e ordine pubblico. Ecco alcuni dati ufficiali sulla situazione al Palaspecchi.

Vengono smentiti in particolare gli allarmi relativi alla sicurezza pubblica: secondo la questura “gli esami non hanno fatto registrare dati allarmanti e non è assolutamente emerso un aumento della criminalità legato alla zona che comunque, come il resto del capoluogo, non è esente da crimini contro il patrimonio. Riteniamo che l’immobile non possa essere considerato come occupato da centinaia di persone: dalla nostra esperienza non ne abbiamo mai riscontrato più di una decina. Le problematiche sono di ordine igienico-sanitario”. Un’analisi confermata dall’Ausl, secondo cui “la situazione rimane immutata rispetto al 2004: le condizioni sono favorevoli allo sviluppo di animali portatori di malattie, come topi e zanzare”.

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