Cronaca
16 Gennaio 2016
I risultati dell'autopsia nella relazione del medico legale: botte e fratture, fasciato dai piedi alla testa, nastro infilato in bocca

Omicidio Tartari, la morte è avvenuta per soffocamento

di Redazione | 2 min

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IMG_20150926_104550La morte di Pier Luigi Tartari è avvenuta per soffocamento a distanza di “5-8 ore dall’assunzione dell’ultimo pasto”. E’ spiegato a chiare lettere nella relazione del medico legale Rosa Maria Gaudio, che ha ricostruito in oltre 40 pagine le cause del decesso del pensionato di Aguscello aggredito il 9 settembre nella sua abitazione e abbandonato in un casolare di via Vecchio Reno dal 51enne croato Ivan Paidek (il capo della banda detto Huber Sandor), il rumeno 21enne Constantin Fiti e il 19enne slovacco Patrick Ruszo, tutti in carcere con l’accusa di omicidio volontario, rapina e ricettazione.

Secondo i risultati dell’autopsia sul corpo del 77enne pensionato, che venne ritrovato tre settimane dopo la sua scomparsa, quando la banda entrò in azione (attorno alle ore 21 del 9 settembre scorso) i tre (due rei confessi e Fiti ora incastrato dal Dna ritrovato sull’auto di Tartari) aggredirono l’anziano picchiandolo e procurandogli ecchimosi e fratture alle costole, lo legarono con fascette in plastica ai polsi, alle mani, alle caviglie e alle ginocchia, quindi, per impedire che urlasse gli infilarono in bocca dello scotch di carta tra “la lingua e la fossetta sublinguale”; infine, per impedirgli di vedere, gli fu coperta la testa con una maglia, avvolta e annodata, fissata ulteriormente attorno al collo con 8 giri di nastro adesivo”tenacemente adeso”. In queste condizioni, secondo il consulente medico legale, la morte sarebbe “riconducibile a un meccanismo asfittico meccanico violento”. E potrebbe essere avvenuta proprio nel casolare di via Vecchio Reno dove l’anziano è stato abbandonato dai tre aguzzini.

L’autopsia avrebbe dovuto indicare il momento esatto della morte, che secondo Rosa Maria Gaudio rientrerebbe in un “intervallo compreso tra il 10 e 12 settembre” e, ancora più precisamente, tra le “5 e le 8 ore dall’assunzione dell’ultimo pasto”, che sarebbe avvenuto attorno alle 19.30-20 del 9 settembre, dato che quella sera Tartari la trascorse con alcuni amici in una pizzeria.

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