Politica
16 Novembre 2015
Il capogruppo della Lega Nord avverte: “Anche Ferrara non è a rischio zero”

Attacchi a Parigi. Fabbri: “Basta moschee, cavalli di troia del terrorismo”

di Redazione | 2 min
Alan Fabbri insieme al leader della Lega Nord Matteo Salvini

Alan Fabbri insieme al leader della Lega Nord Matteo Salvini

“Moratoria tombale per vietare le autorizzazioni a nuove moschee e centri culturali islamici, stretta sui controlli su quelli esistenti, in tutto il territorio emiliano romagnolo”. Lo chiede il capogruppo leghista in Regione Emilia-Romagna Alan Fabbri dopo gli attentati di Parigi.

Fabbri va oltre a arriva a definire moschee e centri culturali islamici “finti punti di aggregazione, cavalli di troia del terrorismo”. Lo dimostrerebbero secondo il consigliere regionale “anche le cronache territoriali che permettono a estremisti di fare rete e proselitismo e proliferano, spesso nell’illegalità, tollerate dalle giunte Pd”.

Nel calderone l’ex sindaco di Bondeno ci mette dentro anche Ferrara che, “a causa del buonismo del Partito democratico, non è a rischio zero”. A questo proposito Fabbri ricorda la notizia riportata da Estense.com già un anno fa che vedeva il predicatore radicale Robert ‘Musa’ Cerantonio – italo-australiano nella lista Interpol che si è fatto riprendere con la bandiera dell’Isis in piazza San Pietro, inneggiando al jihad – passare anche da Argenta.

“Sono convinto che generalizzare non faccia bene ammette Fabbri -, ma non possiamo nasconderci che l’Islam vuole porsi come para-Stato e, ad oggi, mai ha sottoscritto intese con lo Stato italiano. Non possiamo nasconderci inoltre che sondaggi autorevoli (ad esempio quello recentemente condotto da Al Jazeera) mostrano che gli arabi, nucleo fondante dell’Islam, nell’81% dei casi sostengono l’Isis”.

Il riferimento è a un sondaggio non scientifico pubblicato a fine maggio dalla televisione che ha sede in Qatar tra i propri lettori. Alla domanda “Sostieni le vittorie dello Stato islamico in Iraq e Siria?» l’81% di oltre 38.000 utenti ha dato risposta affermativa.

“Consentire la moltiplicazione continua di moschee, anche quelle mascherate da centri islamici – chiude la camicia verde -, vuol dire favorire la diffusione di potenziali metastasi del terrorismo. La liberale e libertaria Francia, sotto attacco, ha avuto il coraggio di chiudere le moschee. E’ il momento che anche nei nostri territori si faccia altrettanto, prima che sia troppo tardi”.

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