Politica
13 Ottobre 2015
Il sindaco Tagliani fissa un traguardo per l'accordo sulla valorizzazione e riqualificazione di aree e immobili pubblici di Ferrara

“Tra un anno i cittadini potranno verificare i risultati”

di Daniele Oppo | 3 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

“Ci siamo dati un termine, tra un anno i cittadini potranno verificare i risultati del nostro lavoro“. Il sindaco Tiziano Tagliani fissa già un traguardo per l’accordo per valorizzare e riqualificare aree e immobili pubblici inseriti nel centro storico, siglato nella mattina di lunedì con Regione, quattro ministeri e le agenzie del Demanio e delle Entrate.

“Un impegno che guarda al futuro, nuova linfa ai cantieri, anche nel senso di idee”, lo ha descritto nella sua introduzione l’assessore Roberta Fusari, nella veste insolita di “presentatrice” del tavolo delle firme. Sulla stessa linea anche il primo cittadino: “Oggi non è facile per un sindaco alzare lo sguardo e dare ai propri cittadini un orizzonte di riferimento, ma lo sforzo di oggi porta a risultato un’attività durata molti anni”.

Come ha poi spiegato meglio al margine della conferenza, l’accordo – che non prevede stanziamenti economici – è sostanzialmente uno “sblocco amministrativo” che permetterà di avviare diversi progetti, “accedendo anche a fondi europei”, con cessioni e contro-cessioni di immobili. Ad esempio, il punto 4 dell’articolo 7 prevede che una porzione dell’area ex Mof passi al Demanio che, in cambio, cederà l’area dell’ex Aeroporto militare. Roberto Reggi, direttore dell’agenzia del Demanio parla a proposito di “dinamismo” che “è volano per la città”.

Tra i maggiori fautori dell’accordo c’è il ministro ferrarese Dario Franceschini (Mibact): “È nato dall’esperienza di amministratore locale”, spiega e rimarca la ‘ferraresità’ del progetto: “Il lavoro è stato coordinato da Daniele Ravenna, figlio dell’avvocato Paolo”. “È un puzzle che si ricompone – prosegue Franceschini – e questo e siamo impegnati a ripetere questo ‘modello Ferrara’ anche in altre città”.

Il ‘modello Ferrara’ viene esaltato anche dal ministro all’Istruzione Stefania Giannini, che torna “molto volentieri” in città dopo le contestazioni ricevute alla festa Pd di piazzetta san Nicolò (ma ha dovuto comunque correre per non ricevere il Tapiro d’Oro da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia): “È un metodo che diventa un modello che ci piacerebbe esportare: ripartire dalla valorizzazione delle città mettendo assieme quattro ministeri, enti locali e due agenzie; il compito dovrebbe essere più semplice”. La parte di sua competenza riguarda il restauro dell’Auditorium del conservatorio Frescobaldi e la riapertura della Cella del Tasso: “Sull’Auditorium, dopo ben 40 anni adesso basterà presentare un progetto e i lavori partiranno entro pochi mesi”, spiega Giannini che fa riferimento a un fondo ministeriale ad hoc per i recuperi.

Per il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, la valorizzazione degli immobili pubblici e di eccellenza, oggi che le funzioni della difesa si sono modificate anche nell’uso di alcuni spazi, è un “dovere patriotico: luoghi come il poligono di tiro ha senso restituirli alla progettualità della città”.

Una parte dell’accordo, che riguarda Comune e Regione, prevede l’impegno per la riqualificazione urbana dell’area Stazione ferroviaria-Grattacieli: “Estendiamo il protocollo siglato nel 2008” spiega il presidente Stefano Bonaccini.

Alla fine, subito dopo la firma, un imprenditore di Portomaggiore ha provato a spiegare la sua situazione ma dopo poco è stato interrotto dal sindaco Tagliani che lo ha invitato a un colloquio successivo con lui e il ministro.

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