Cronaca
1 Agosto 2015
Stimate da Ausl e Aosp 14mila prestazioni all'anno in più nel fine settimana

Liste di attesa, la lotta contro il tempo continua

di Elisa Fornasini | 3 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERAGli interventi intrapresi dall’Azienda Usl e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara per ridurre i tempi delle liste di attesa hanno portato ad un “incremento costante dell’offerta” e hanno contribuito al “miglioramento dell’indice di performance”. È con una non nascosta soddisfazione che i rispettivi direttori generali, Paola Bardasi e Tiziano Carradori, presentano i risultati raggiunti da marzo ad oggi e i nuovi traguardi da raggiungere con il piano provinciale di riduzione delle liste di attesa per migliorare la percentuale di prestazioni erogate entro i tempi regionali.

Tempi regionali ben chiari: l’obiettivo 2015 in Regione è quello di garantire almeno il 90% delle prestazioni entro 30 giorni dalla prenotazione per le prime visite ed entro 60 giorni per le prestazioni strumentali. Un obiettivo intrapreso anche dalle due aziende sanitarie ferraresi intervenendo su tre punti: ampliamento dell’offerta, facilitazione del percorso per il paziente e azioni volte all’appropriatezza. “Dalla situazione particolarmente critica dello scorso luglio (dove su 43 prestazioni, ben 27 erano al di fuori dei tempi regionali, ndr) – commenta Bardasi – siamo arrivati a luglio di quest’anno a una fascia di garanzia quasi totale (solo 8 prestazioni sforano di poco i tempi regionali, ndr). Un risultato da consolidare e analizzare quotidianamente: il miglioramento c’è stato ma va stabilizzato”.

Tra gli interventi messi in campo negli ultimi 5 mesi per raggiungere questo risultato, figura l’aumento dell’offerta di prestazioni erogate, ampliando gli orari di accesso nel pomeriggio, oltre che il sabato e la domenica. “Se le aperture nel fine settimana non sono state particolarmente gradite alle persone (da aprile, oltre il 10% di utenti non si sono presentati agli appuntamenti) – spiega la direttrice dell’Ausl – siamo intervenuti sulle aperture degli ambulatori fino alle 17. L’analisi organizzativa condivisa con i professionisti, che hanno risposto in maniera encomiabile rivedendo i piani di lavoro, ci ha permesso di recuperare un volume di prestazioni che complessivamente su base annua si aggira a 14mila”. Nello specifico, le prestazioni aggiuntive offerte al sabato e la domenica sono state 10373 tra novembre 2014 e luglio 2015, l’offerta prosegue anche per la restante parte dell’anno fino ad arrivare a 14mila prestazioni stimate annuali; di queste il 54% è stato reso disponibile dall’Azienda Usl, il 26% dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria ed il 20% dal privato accreditato.

“L’apertura tutta la settimana fino alle 17 non è ancora garantita in tutti gli ambulatori – ammette Bardasi – ma è la prima azione che occorre continuare a perseguire per ridurre le liste di attesa, insieme all’aggiornamento e semplificazione delle agende del Cup, difficili e scarsamente leggibili che mettono in difficoltà il cuppista”. In primo piano anche l’appropriatezza, con un taglio netto alle prestazioni specialistiche non necessarie. “Entro settembre tutti gli ambulatori specialistici nelle strutture Ausl e nelle case della salute – anticipa Bardasi – saranno dotati di un software che consente la prescrizione diretta delle indagini e la prenotazione di controlli da parte dei medici che hanno in carico il paziente, senza dover farlo tornare al Cup. Questo sistema di quesito diagnostico teso a garantire l’appropriatezza verrà sperimentato in questi giorni anche in 28 ambulatori dei medici di medicina generale”.

Più controlli anche sul versante della libera professione. “In caso di superamento delle prestazioni in libera professione rispetto a quelle istituzionali – mette in guardia Bardasi – scatterà il blocco immediato dell’attività libero professionale affinché quest’ultima sia una libera scelta del cittadino e non un obbligo dato dall’inefficienza del sistema che non riesce a garantire le prestazioni in modi e tempi appropriati”. “L’attività libero professionale verrà verificata sia in rapporto ai volumi che alle fasce orarie” aggiunge Carradori che anticipa gli interventi previsti nei prossimi mesi, come la “prosecuzione dell’incremento dell’offerta di prestazioni sia attraverso l’ulteriore ottimizzazione dei piani di lavoro che attraverso l’assunzione di personale grazie all’utilizzo del fondo aziendale Balduzzi. Non bisogna far sì che questo miglioramento sia un fuoco di paglia”.

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