Sport
22 Maggio 2015
Maiarelli: "La trattativa non è andata a buon fine con un epilogo, dal mio punto di vista sconcertante"

Pallacanestro Ferrara: la replica di Maiarelli e Polizzi

di Redazione | 7 min

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Sono trascorse meno di ventiquattro ore dalla quanto meno inusuale conferenza stampa indetta da Fabio Bulgarelli, nel corso della quale il presidente della Pallacanestro Ferrara ha dichiarato agli organi di stampa la sua intenzione di continuare l’avventura a capo della società cestistica. La “replica” a mente fredda è arrivata nel pomeriggio di oggi dalla sala riunioni della Icos, di cui Riccardo Maiarelli è presidente. A seguito delle dichiarazioni di Bulgarelli, il numero uno di Unindustria si era limitato ieri sera a manifestare “a caldo” il proprio stupore, relativamente ad un’interruzione della trattativa di cui lui stesso non era a conoscenza. “Se non fossi stato informato per vie traverse, – spiega l’imprenditore estense – sarei venuto a conoscenza di questa decisione aprendo i giornali stamane, una decisione dunque unilaterale e di cui sono venuto a conoscenza in maniera non diretta”.

Riccardo Maiarelli si conferma dunque meravigliato e racconta alla stampa i motivi che l’hanno spinto a formulare la proposta di acquisto della società di Basket e ad iniziare questa trattativa. “Quando un anno fa sono venute a galla quelle difficoltà che hanno spinto Bulgarelli verso l’ipotesi di cessione del titolo, – dichiara il presidente della Fondazione Carife – il mio impegno nei confronti della Pallacanestro è mutato: mi sono impegnato con un tipo di sponsorizzazione maggiore; inoltre, assieme ad un altro gruppo di persone, ‘Gli Amici del Basket’, in questa stagione abbiamo sostenuto la Pallacanestro Ferrara e il suo gruppo di lavoro, abbiamo lavorato un anno intero per trovare fondi a sostegno del Basket, alla ricerca di nuovi sponsor e ipotetiche nuove figure che potessero entrare in società. La decisione di fare una proposta di acquisto è nata dall’intenzione di tener fede alle mie promesse di sostenere la pallacanestro, in un momento in cui mi sembrava di percepire che ci fossero difficoltà a proseguire. Quando è venuta meno, da parte del tessuto cittadino e dei contatti che avevamo cercato al di fuori della città, l’ipotesi di possibili sostegni di tipo societario o di nuovi sponsor e quindi non si riusciva a garantire il sostegno promesso a Bulgarelli, ho deciso di fare una proposta di acquisto per poter garantire il mantenimento del Basket a Ferrara. L’offerta che è stata formulata è un’offerta proporzionata al valore di mercato della società, – precisa Maiarelli, – se Bulgarelli nel frattempo ha trovato una strada alternativa ed autonoma buon per lui e bene per il Basket ferrarese, diciamo che le modalità non sono state tra le più coerenti nella conduzione della trattativa”.

In merito ai problemi evidenziati da Fabio Bulgarelli, relativi ai tempi troppo lunghi, l’Ingegner Maiarelli dichiara: “La trattativa non è andata a buon fine con un epilogo, dal mio punto di vista, sconcertante, perché si protraeva la sottoscrizione di una lettera di intenti da qualche giorno, poi siamo stati informati in modo non ufficiale della decisione di convocare una conferenza stampa in cui Fabio Bulgarelli dichiarava la volontà di proseguire autonomamente nella gestione della società di basket e quindi della volontà di rescindere da quelli che erano stati gli accordi che stavamo raggiungendo. Le risposte che noi abbiamo dato alle sollecitazioni che ci venivano date dalla controparte sono stati celeri, avvenivano da un giorno all’altro, quando è stata manifestata la necessità di organizzare degli incontri sono stati organizzati, quindi sinceramente non mi sento di poter addebitare alla nostra conduzione della trattativa nessun tipo di critica o di mancanza”.

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Anche l’avvocato Polizzi, che ha diligentemente vestito il ruolo di mediatore ha confermato: “Il primo incontro tra le parti si è svolto nel mio studio il primo sabato del mese. La nostra offerta è stata valutata non sufficiente e di fronte a questo ‘no’ io e l’Ingegner Maiarelli abbiamo pensato a rivalutare la proposta. È stato Bulgarelli stesso a richiamarmi il lunedì; poche ore dopo, a ‘Basket In’, ha pubblicamente dichiarato che la cessione era ad un passo. Questa accelerazione ci ha quanto meno sorpreso, – spiega Polizzi – da parte nostra l’intenzione era quella di aspettare a coinvolgere la stampa, i tifosi e la piazza, almeno fino al momento in cui la situazione non avesse preso una strada ben delineata. È stato successivamente richiesto un incontro da parte di Bulgarelli, con l’Ingegner Maiarelli, incontro che è avvenuto in data 11 maggio, – prosegue il legale – il 13 maggio abbiamo inviato la nostra proposta, a seguito di quanto discusso due giorni prima. La risposta della controparte è arrivata il 19 maggio. Proprio ieri (20 maggio, ndr.) ci accingevamo a formulare una nuova stesura del possibile accordo, che è stato inviato alle 17.21, ma Fabio Bulgarelli a quell’ora aveva già convocato la conferenza stampa per annunciare la sua volontà di proseguire alla guida della società di Basket. Se il presidente è riuscito a trovare energie nuove – conclude Polizzi – e nuovi stimoli, non posso che esserne contento, da appassionato quale sono. Dal punto di vista personale sono rimasto sconcertato, considero Fabio un amico e non mi aspettavo quanto accaduto ieri. Bulgarelli è un buon presidente, le passate stagioni lo confermano, specie l’ultima, mi devo congratulare con lui per quest’ultima emozionante annata, da tifoso non posso che essere contento se si dichiara in grado di strutturare altri due anni di Basket come quello che abbiamo vissuto fino ad ora. Posso comprendere il suo intento nel voler proseguire, dopo l’ultima annata è davvero più che comprensibile”.

Ciò che lascia qualche perplessità è come “quanto rappresentasse un problema dal punto di vista economico, o un ostacolo si sia improvvisamente dissolto”, dichiara Maiarelli, “la mia meraviglia nasce anche da questo aspetto”. Il presidente di Icos, nonché numero uno di Unindustria Ferrara e di Fondazione Carife è da sempre appassionato di Basket e dal 2002 sostiene il movimento cestistico estense, ora, dopo queste vicende, come intende comportarsi relativamente alla Pallacanestro? “Rimarrò un buon tifoso. – è la risposta ferma di Maiarelli, che prosegue precisando: – Ho sempre sostenuto il Basket in maniera silenziosa, senza cercare di occupare alcun tipo di palcoscenico, sostengo le giovanili in quanto lo ritengo un dovere morale per un imprenditore aiutare la crescita dello sport del territorio. In merito alla Pallacanestro Ferrara posso solo dire che nella passata stagione c’è chi si è tirato indietro e chi invece ha dato di più, (Maiarelli è tra questi, ndr.), come si usa dire ‘chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato’”.

Un epilogo un po’ amaro se vogliamo, ma dopotutto la forma a volte conta più della sostanza, è il caso di questa trattativa apparsa a tutti per alcuni giorni così strana, così poco chiara e che dalle parole di Maiarelli e Polizzi oggi è parsa invece piuttosto lineare. Ora la chiusura da parte del presidente di Icos nei confronti della Pallacanestro Ferrara pare netta, ma se per ipotesi Bulgarelli facesse marcia indietro? “In questo caso riprenderei in mano la prima proposta che abbiamo formulato, se accettata si analizzerebbe la società, in caso di assenza di intoppi dal punto di vista economico, fiscale, legale e amministrativo si procederebbe”.
La prima proposta, la prima ad essere scartata dalla controparte, quella senza riadattamenti richiesti dall’ipotetico venditore, che ha peraltro anche evidenziato, quale ostacolo nella trattativa, la mancata intenzione dell’acquirente di confermare alcuni elementi dello staff. “Non era possibile mettere clausole contrattuali così vincolanti in questo senso, – precisa Maiarelli – personalmente appoggio il detto ‘squadra che vince non si cambia’, è un’idea che condivido, ma non era possibile impegnarsi in questo senso su ogni singolo soggetto. Se si rileva una società chi la rileva porrà a questa società tutti i modelli organizzativi e si doterà di tutte le collaborazioni che ritiene necessarie. È evidente che la parte che cede, non può pretendere, nel momento in cui l’ha ceduta, che contrattualmente venga mantenuto un certo tipo di assetto: questo tipo di decisione spetta all’acquirente. Non era possibile poter mettere tra le clausole contrattuali dei vincoli in questo senso, tra l’altro, sotto il profilo legale non sarebbe nemmeno corretto”.

Anche in merito alla possibile entrata parziale in società il presidente di Icos conferma la sua chiusura nei confronti di questa ipotesi e d’altronde, a seguito di quanto dichiarato oggi, non si può certo pensare che non ci sia stata fino a questo momento sufficiente apertura da parte di Riccardo Maiarelli nei confronti della Pallacanestro Ferrara.

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