Eventi e cultura
13 Maggio 2015
Domenica centinaia di persone alla serata conclusiva per lo storico circolo Arci di via Ragno

Chiude Zuni, da 15 anni nella vita dei ferraresi

di Ruggero Veronese | 2 min

O“Suona ancora, un’altra ora”. Con queste parole della canzone dei Cayno Royale il locale Zuni ha salutato – forse definitivamente – le centinaia di amici, clienti e frequentatori che per 15 anni hanno animato lo storico circolo Arci di via Ragno. Un addio annunciato sabato pomeriggio su Facebook e che ha lasciato tutti di sasso: “Domani vi aspettiamo dalla mattina fino alla sera, saremo sempre aperti per l’ultima, definitiva giornata insieme. Vi aspettiamo”. E il giorno successivo centinaia di persone si sono riversate in via Ragno per l’ultimo saluto a un locale che durante la sua storia è stato un punto di ritrovo per chiacchierate, aperitivi, concerti, mostre artistiche e fotografiche e sede di numerose iniziative per i festival cittadini, primo tra tutti quello di Internazionale.

Sui motivi della chiusura, la gestione ha voluto mantenere il riserbo. Certo che gli oppositori del locale non sono mai mancati: l’ultimo in ordine di tempo è stato il consigliere comunale Francesco Rendine, con un’interpellanza contro i ‘rumori molesti’ del locale di cui si sarebbero lamentati alcuni residenti. Ma le motivazioni, a quanto pare, non hanno a che fare con polemiche sul rumore (in ogni caso piuttosto contenute nella lunga storia del locale): sempre via social network, rispondendo ai clienti e agli amici, una delle titolari ha spiegato: “Potete dire quello che volete ragazzi, ma non lo sapete perché abbiamo deciso di chiudere. Di sicuro non è per i personaggi che ci attaccano su estense.com né per i vicini. Sono tanti i motivi ma di certo non ci siamo arresi a loro. Quando e se avremo voglia ne parleremo”. Una ‘tirata di orecchi’ ad alcuni dei nostri lettori che anche recentemente, a margine di un intervento dell’assessore alla cultura Massimo Maisto, si sono scagliati in maniera feroce contro il locale in questione o in più in generale contro la ‘movida’ notturna nel centro storico di Ferrara.

Discorsi che al momento appartengono già al passato, se davvero Zuni non dovesse riaprire dopo l’estate. Così come le mostre, i concerti e le serate che per 15 anni hanno accompagnato la vita e il tempo libero di due o tre generazioni di ferraresi. “Perché – prendendo in prestito le parole di Maisto – chi si ostina a dire che un luogo come Zuni non è uno spazio culturale forse non ha mai dedicato 10 minuti del proprio tempo per vedere e capire”.

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