Quasi tre ore di accesa discussione per quella che viene definita una “doppia tassazione” – alla Regione e al Comune” in via Prinella per poi far finire tutto (quasi) nel nulla.
Succede anche questo in consiglio comunale a Ferrara, dove Francesco Rendine presenta la mozione per impegnare il Comune a trovare una soluzione favorevole ai cittadini di via Prinella, dando il via a quasi tre ore di accesissima discussione, e poi la ritira in aperta polemica con la maggioranza e in segno di sfida all’assessore Roberto Serra.
Il dibattito si è acceso immediatamente sia per alcuni termini utilizzati da Rendine nel testo ma, soprattutto, quando si è trattato quasi di rivendicare un primato politico sulla possibile soluzione ai problemi sollevati dal comitato via Prinella in merito al pagamento dei canoni per i passi carrai e per l’accesso alle rampe sul tratto arginale (di proprietà del demanio) sia al Comune che alla Regione. È finita con Rendine che all’ultimo, prima del voto finale, ritira la mozione e con il Pd che fa passare la propria risoluzione (a firma del consigliere Fausto Facchini) sulla stessa materia, impegnando sindaco e giunta a regolarizzare la questione. Il tutto davanti a un gruppo di appartenenti al comitato che si sono goduti uno spettacolo davvero poco edificante e costruttivo.
L’assessore Roberto Serra – molto criticato dalle opposizioni – ha ribadito comunque la propria posizione: una soluzione politica da trovare con la Regione, ma solo per il futuro, e provare a rivedere il regolamento comunale. Insomma, il passato non si cambia e le due imposizioni sono dovute a norma di legge: “Il Comune di Ferrara – spiega Serra – riceve dalla Regione la concessione di un’area del demanio idrico, costituite da sommità arginali di corsi d’acqua, da utilizzare come viabilità ordinaria e il diritto del Comune di Ferrara di imporre il canone per passi carrai anche sulle strade arginali deriva dal fatto che gli stessi costituiscono disposizione in materia di viabilità che impediscono l’uso indiscriminato della sede stradale, quindi anche del parcheggio, per consentire un uso speciale a beneficio del titolare del passo carraio: competenza assegnata dal codice della strada e anche dalla concessione regionale”.
Dunque, la materia del contendere, almeno in tema di legittimità, non esisterebbe e non esisterebbe, di fatto, alcuna doppia tassazione. Come sintetizzato dal consigliere Alberto Bova (Ferrara Concreta) “Bisogna pagare le imposte a Comune e Regione perché sono per due servizi diversi, uno riguarda l’accesso alle rampe e l’altro i passi carrai, quel che si può fare è cercare di ridurle in futuro”.