Argenta. Il gip del tribunale di Ferrara ha respinto la richiesta di incidente probatorio della procura per Bruno Caravita, Giorgio Camilletti e Lauro Capisani, ex dirigenti della cooperativa edile Cmr indagati per bancarotta fraudolenta per distrazione e preferenziale dopo il crac da 40 milioni che ha portato al fallimento della cooperativa.
Secondo il tribunale la richiesta dalla procura non era ammissibile, in quanto gli indagati sono già stati interrogati dagli inquirenti in sede di indagine. Restano invece ancora pendenti le richieste di patteggiamento dei legali dei tre ex manager, che saranno valutate nel corso delle prossime udienze e potrebbero portare a una conclusione anticipata della vicenda giudiziaria.
I fatti al centro dell’inchiesta riguardano la gestione della cooperativa dal 2008 al 2011, periodo in cui la Cmr sarebbe stata ‘prosciugata’ dei suoi beni dal management. In sede civile il fallimento della Cmr venne ufficializzato nel settembre 2011, dopo che il tribunale di Ferrara respinse la richiesta di concordato preventivo avanzata dai liquidatori dell’impresa, accogliendo le motivazioni del commissario giudiziale che aveva ravvisato irregolarità sia nell’incompletezza dei documenti presentati che nelle cifre che rappresentavano i crediti vantati dai fornitori.