Il tribunale di Ferrara ha condannato Giovanni Fava, ex gestore del Teatro Nuovo, a due mesi di carcere con pena sospesa, per appropriazione indebita.
Il processo riguardava la somma di 24mila euro che, secondo l’accusa (rappresentata dal pm onorario Sheila Davi), Fava avrebbe dovuto versare alla società Teatro Nuovo Srl, che aveva acquistato lo stabile all’asta, in base agli accordi intrapresi tra le due parti durante la fase del passaggio di proprietà. In particolare, si trattava degli incassi per gli spettacoli della stagione 2011-2012 “Alice nel paese delle meraviglie” e dello show di Massimo Ranieri “Canto perché non so nuotare…da 500 repliche”.
Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a nove mesi, ma il giudice Luca Marini ha optato per una pena più lieve fermandosi a due mesi senza stabilire una provvisionale ma lasciando la possibilità per la nuova società (costituitasi parte civile e rappresentata dall’avvocato Irene Costantino) di agire in sede civile per il risarcimento.
Sicuramente il difensore di Fava, l’avvocato Marcello Rambaldi, proporrà appello alla sentenza: “Abbiamo dimostrato per via documentale che c’erano somme dovute al mio cliente per la gestione del teatro, e dunque crediti che pensiamo potessero andare in compensazione, il giudice probabilmente li ha presi in considerazione solo per commisurare una pena molto ridotta rispetto alle richieste del pm”.
Fava è coinvolto anche in un altro processo che lo vede imputato per danneggiamento dello stesso Teatro Nuovo e che riprenderà il prossimo giugno.