Lunedì 22 dicembre, Fratelli d’Italia presenterà una mozione sulla sicurezza. “La signora Maria di 78 anni non può andare a messa al sabato pomeriggio perché ha paura a rincasare in ore buie…”: è questo il tenore di molte lettere che sono giunte al consigliere comunale Paolo Spath.

Nasce di qui l’idea di proporre in consiglio comunale una mozione sicurezza. Nel documento ufficiale Spath, consigliere comunale del gruppo Fratelli d’Italia, chiede al comune di Ferrara, di riconoscere formalmente l’esistenza del problema sicurezza a Ferrara. Spath ritiene che “in questi anni i rappresentanti dell’istituzione comunale si sia girata troppo spesso dall’altra parte ignorando un fenomeno invece reale”: “Continuare a far finta che il problema non esista, voltarsi dall’altra parte non porta a nulla. Proseguire su questa strada è rischioso,potrebbe portare a tensioni come quelle verificatesi a tor Sapienza. Diciamolo a Ferrara, abbiamo un problema che si chiama Sicurezza. A Ferrara la situazione non è ancora drastica, ci sono ancora i tempi per operare ma il primo passo è riconoscerel’esistenza di un fenomeno criminale e di degrado in crescita”.

La mozione che verrà presentata lunedì 22 dicembre in Consiglio Comunale, consta di diversi punti: “impartire direttive forti sull’utilizzo della Polizia Municipale affinché questa eserciti oltre che ai compiti di Polizia Amministrativa, anche quelli di Polizia Giudiziaria, di Polizia Stradale come richiamato ai sensi dell’art. 12 del Codice della Strada, e funzioni ausiliarie di Pubblica Sicurezza”; il sindaco dovrebbe caldeggiare la creazione di servizi mirati “interforze” che prevedono le Forze dell’Ordine con le relative competenze, accanto alla Polizia Municipale a garanzia di un contatto più stretto e conoscenza del territorio”; l’azione delle forze dell’ordine dovrebbe concentrarsi particolarmente sui reati connessi alla microcriminalità, sul rispetto delle norma per le attività commerciali come la vendita di alcool in strada fuori dagli orari consentiti, e nei confronti dei venditori ambulanti senza licenza”.

Infine l’amministrazione comunale dovrebbe emanare ordinanze “per contrastare situazioni urbane di degrado o di isolamento, che favoriscono l’insorgere di fenomeni come lo spaccio di stupefacente, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili”. Le ordinanze devono riguardare “anche il contrasto, a comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato, l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili dell’Acer”.