Comacchio
17 Dicembre 2014
Amministrazione comunale, Legambiente e Area difendono le scelte sul territorio. "Con la differenziata evitato un nuovo inceneritore"

Raccolta dei rifiuti a Comacchio: “Siamo una mosca bianca”

di Redazione | 2 min

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unnamed (18)Comacchio. È stato più un incontro pubblico con la cittadinanza che una conferenza stampa quella che si è tenuta oggi a mezzogiorno nella sala del consiglio del Comune di Comacchio tra il sindaco, i vertici di Area e Legambiente Comacchio e un gruppo di giovani in merito ai disservizi segnalati da questi ultimi in un video dissacrante diventato poi virale nella cittadina in merito alla raccolta differenziata porta a porta.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco ex Cinque Stelle Marco Fabbri, che ha ricordato come “Comacchio rappresenta un unicum a livello non solo locale ma anche nazionale per via del fatto che a gestire il ciclo dell’acqua e la raccolta dei rifiuti è un’azienda pubblica non avendo privatizzato questi servizi. Siamo una mosca bianca, e il fatto che ci sia parecchia gente qui significa che il tema suscita interesse”.

Tutti gli attori hanno, dopo la proiezione del filmato dei giovani — che mostrava rifiuti abbandonati o non raccolti per le strade di Comacchio “alla faccia del decoro urbano” —, hanno deciso di ringraziarli per il servizio fatto in quanto, seppur magari con un linguaggio meno istituzionale di quello usato di solito, hanno fatto presente un problema, facendo sì che partendo proprio da questo prodotto si possa trovare una soluzione.

E una soluzione è proprio quella a cui stanno lavorando il presidente di Area Gian Paolo Barbieri e il direttore Alessandri, i quali ricordano che con questo sistema “si riesce a riciclare molto più del 54% dei rifiuti a cui veniva ridata vita nuova con il sistema di raccolta tradizionale coi cassonetti, ai quali vanno aggiunti costi minori per la lavorazione dei rifiuti, che se sono troppo sporchi vanno lavati o mandati all’inceneritore”.

“Certo, ci sono problemi — continuano da Area —, e sicuramente chiediamo molto ai cittadini che si devono tenere i sacchetti in casa anche uno o due giorni, ma questo evita anche la costruzione di un nuovo inceneritore. Non dobbiamo dimenticare che oltre ai rifiuti urbani ci sono anche quelli speciali, prodotti dalle aziende, che sono molti di più di quelli prodotti dalle famiglie. Certo, va fatto un patto con la cittadinanza: se decidiamo di passare a raccogliere i rifiuti dalle 8 alle 10 per mantenere il decoro urbano bisogna anche che il deposito venga fatto prima di quell’ora, altrimenti non cambia nulla. Noi siamo un’azienda pubblica, il nostro obiettivo è quello di fornire il servizio migliore ai cittadini, non di fare profitti”.

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