Riprenderà con la risposta alle risoluzioni e agli emendamenti presentati dai gruppi consiliari la discussione sul bilancio preventivo 2015 del Comune di Ferrara. Durante la sessione di ieri (lunedì), dopo la relazione dell’assessore alle finanze Luca Vaccari, sono stati 25 i documenti presentati alla giunta dai consiglieri, incentrate di volta in volta sui vari aspetti del rendiconto preventivo per il prossimo anno e sui diversi servizi pubblici per i quali si chiedono soluzioni particolari.
Il gruppo più attivo in questo senso è stato quello di Forza Italia, che ha proposto 11 risoluzioni attraverso i consiglieri Matteo Fornasini, Vittorio Anselmi e Gianpaolo Zardi. Il primo in particolare ha puntato su tre temi: l’integrazione del comparto turistico provinciale, il ‘gap’ a livello regionale per quanto riguarda industrializzazione e infrastrutture e, infine, la questione della sicurezza in zona Gad. Per quanto riguarda il primo punto, Fornasini si mostra soddisfatto dei dati dell’assessore Massimo Maisto, che indicano 280mila arrivi e 360mila presenze turistiche a Ferrara nel 2013 con un probabile trend positivo nel 2014. “Bisogna cercare di incentivare questo comparto, quindi propongo che il Comune capolougo si faccia carico dell’intesa tra i diversi enti”. Un modo, secondo Fornasini, anche di sopperire al ‘depotenziamento’ dell’ente Provincia. Riguardo al tema sicurezza, il consigleire giudica “deludenti” i risultati del Centro di Mediazione Culturale nato nel 2007 alla base del Grattacielo, e chiede all’amministrazione di implementare illuminanzione e videosorveglianza nelle zone a rischio degrado. Ultimo punto è quello sulle infrastrutture ferraresi, con la richiesta di iniziative da parte della Regione per sopperire al ‘gap’ con gli altri capoluoghi.
Tra le risoluzioni proposte da Anselmi da sottolineare quella riguardo ai prestiti equi e solidali, ovvero di finanziamenti a tasso zero per le famiglie a basso reddito con il Comune a fare da garante per gli affidamenti. Spiccano però soprattutto le tre risoluzioni in materia di società partecipate: secondo Anselmi il Comune dovrebbe procedere con la dismissione delle proprie quote societarie per quanto riguarda i servizi non essenziali, soprattutto per quanto riguarda Ferrara Tua e Asmsef. “Renzi un anno fa diceva che avrebbe proceduto con la dismissione delle partecipazioni, ma poi l’emendamento è sparito. Vogliamo fare una scelta politica a Ferrara? Sarebbe un segnale di discontinuità con il passato importante per dimostrare che la politica finalmente fa un passo indietro”.
Tra i più attivi, con sette risoluzioni presentate, anche il neo-consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Spath. Tra le sue proposte una detassazione per le giovani imprese (fondate da under 35) per i primi 36 mesi di attività e la richiesta di maggior supporto economico all’Università (con la concessione di un locale del Castello Estense come aula studio). A questi si aggiunge l’abolizione della retribuzione di risultato a fine anno al comandante della polizia municipale (da destinare ad altri interventi del corpo) e, sul fronte Cona, alla proposta di istituire una navetta nelle ore di punta dal polo biochimico di via Mortara al nuovo ospedale, che possa alleggerire il carico della Linea 6 concentrandosi sul trasporto universitario.
Non mancano neanche le proposte del consigliere del gruppo Sel Leonardo Fiorentini: in ambito culturale spicca la richiesta di un accesso gratuito (o ‘calmierato’) a musei, teatri e attività culturali in cui è coinvolto il Comune per le fasce di reddito più deboli. Fiorentini chiede poi alla giunta di studiare un’alternativa sul tema delle esternalizzazioni scolastiche, ad esempio reperendo i fondi necessari alla gestione diretta “tramite la rimodulazione delle quote Irpef o Tari/Tasi”. Il consigliere di Sel ha anche presentato due emendamenti, gli unici atti in grado, se approvati, di modificare il bilancio. Il primo vuole istituire una apposita azione dedicata agli interventi sull’efficienza energetica sul bilancio corrente dell’assessorato all’Ambiente. Il secondo invece prevede un nuovo stanziamento che vuole “dare gambe alle iniziative dell’Agenda Digitale locale avviata nelle ultime settimane dal Comune grazie a fondi regionali”. “In particolare – continua il consigliere ecologista – appare necessario per dare respiro alle azioni che saranno proposte dal percorso partecipato che sarà avviato il prossimo anno. Ipotizzo l’apertura di un bando di co-finanziamento aperto a imprese, associazioni e scuole che possa quindi mettere in moto anche altre risorse non pubbliche. E importante – sottolinea – cominciare almeno ad avviare attività proposte dal basso volte alla diffussione della conoscenza, della cultura e della consapevolezza nell’uso degli strumenti digitali da parte dei cittadini, a partire da quelli con più ritrosia all’uso del computer come gli anziani, sino a quelli più disinvolti, a volte troppo, per i quali ad esempio potrebbero essere utili azioni per l’uso consapevole dei social network”.
Oggi pomeriggio in consiglio comunale, a partire dalle 15, le risposte degli assessori.