Politica
16 Dicembre 2014
Discussione in consiglio sul documento programmatico: il neo assessore illustra obiettivi e priorità

Bilancio comunale 2015 tra continuità e appelli ai privati

di Redazione | 3 min
Luca Vaccari (foto dal profilo Facebook)

Luca Vaccari (foto dal profilo Facebook)

È cominciata in consiglio comunale la ‘maratona’ di tre giorni per l’approvazione del bilancio di previsione 2015. Un bilancio illustrato nei suoi punti chiave nella relazione del neo-assessore Luca Vaccari (subentrato in giunta dopo il passaggio a Roma di Luigi Marattin), che sottolinea i quattro obiettivi raggiunti dall’amministrazione attraverso il nuovo documento: “la continuità con il Bilancio 2014, la coerenza con il Documento Unico di Programmazione (Dup) per il periodo 2014-19, la costanza dell’imposizione fiscale, il mantenimento delle risorse destinate agli interventi in ambito sociale. Questi sono stati i vincoli entro i quali è stato articolato il Bilancio di Previsione.”.

La priorità immediata è però l’approvazione entro la fine dell’anno (per la quarta volta consecutiva) del documento programmatico, che permetterebbe di cominciare il 2015 senza i vincoli di spesa a cui sono sottoposti i Comuni che iniziano l’anno in esercizio provvisorio. “Probabilmente – rivendica Vaccari – siamo ancora uno dei pochissimi Comuni a rispettare questi termini e certamente l’unico tra i Comuni capoluogo. Abbiamo deciso di mantenere ferma questa scelta, nonostante le numerose notizie che sono circolate e circolano sulla Legge di Stabilità; notizie relative prima alle bozze, poi al testo presentato in Parlamento e – da ultimo – sugli emendamenti. Ancora una volta, però, si è ritenuto prioritario mantenere la continuità operativa”.

Vaccari illustra poi alcune delle novità normative che condizionano alcune delle voci di bilancio. Un esempio è la rendicontazione delle entrate a cavallo tra i due esercizi di bilancio, come le multe comminate in dicembre ma incassabili in gennaio, che vanno ora contabilizzate nel 2015. “Inoltre – spiega l’assessore – vanno accantonati al fondo pluriennale vincolato i finanziamenti di spese impegnate e imputate negli anni successivi, mentre sul lato uscite è stato istituito il fondo crediti di dubbia esigibilità pari al 50% degli stessi”.

L’assessore arriva quindi al contenuto vero e proprio del bilancio, cioè alle risorse in entrata e uscita per le casse comunali e allo scopo del loro impiego. Riguardo alla “continuità” con la gestione Marattin, Vaccari spiega che “nella scorsa consiliatura si è proceduto con interventi a volte drastici, come dimostra la sostanziale riduzione del debito, il severo contenimento delle spese per il personale e per prestazioni di servizi, o ancora la riduzione ai minimi termini dei “costi della politica”. In questa fase si prosegue con gli interventi di aggiustamento, che non sono meno importanti – direi anzi essenziali –, ma richiedono più tempo per poterne apprezzare concretamente i risultati”. Si parte dalla “semplificazione degli atti amministrativi, rivedendo gli assetti organizzativi – anche tra le partecipate –, ripensando i processi interni, migliorando la qualità degli atti, aumentando la trasparenza”, per poi approfondire il tema del welfare.

Due i settori che maggiormente hanno beneficiato di incrementi di spesa per il 2015: Asp per 500mila euro e l’Istituzione Scuola per 580mila euro. Il quadro generale è però quello di una sostanziale riduzione delle erogazioni soprattutto per effetto dei minori trasferimenti dallo Stato ai Comuni. Tagli che secondo Vaccari hanno come conseguenza un cambio di ruolo dell’amministrazione, non più esecutrice diretta di determinati servizi ma in veste di controllore dei soggetti  privati: “Si dovrà agire – afferma l’assessore – sempre più sulle razionalizzazioni e riduzioni di spesa, badando a salvaguardare il più possibile la qualità e il livello dei servizi offerti dal Comune, senza rinunciare a quello che dovrebbe essere il principale obiettivo del welfare: l’azione redistributiva. Ciò significherà un maggior coinvolgimento di soggetti terzi (privati, imprese, associazioni, terzo settore) nel raggiungimento dei vari obiettivi, mentre l’amministrazione sempre più dovrà assumere un ruolo di regia e controllo”.

La conclusione della relazione si trasforma quindi in una sorta di appello alla collaborazione rivolto ai soggetti privati:  “È importante che il Comune sappia far emergere le potenzialità latenti e costruire relazioni cooperative tra tutti i soggetti. Si tratta di ritrovare un po’ di orgoglio e lavorare assieme, ognuno nel proprio ruolo, per valorizzare queste risorse e costruire un pezzo di futuro. Noi ci siamo avviati in questa direzione”.

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