I sindacati impegnati nella trattativa Carife sono in attesa di essere convocati a breve per la firma dell’accordo sul rientro della società consortile Carife Sei nella capogruppo, mentre sono unitariamente al lavoro per definire la proroga del contratto integrativo aziendale, in scadenza a fine anno.
Lo annuncia la Fiba Cisl, specificando che per quanto riguarda il rientro di Carife Sei nel Gruppo l’accordo sindacale in realtà è già stato definito a fine ottobre, sul quale le organizzazioni sindacali sono in solo in attesa delle firme.
Dopo le dichiarazioni di DirCredito sulla situazione di Commercio e Finanza, la società di leasing del Gruppo con sede a Napoli, e sulla tutela della reputazione della banca, la Fiba Cisl sostiene di comprendere l’amarezza dei colleghi sindacalisti e di auspicare “una valida soluzione per Commercio e Finanza in tempi rapidi; il tutto per agevolare finalmente l’espressione delle reali intenzioni da parte delle realtà bancarie o finanziarie veramente interessate al futuro di Carife”.
“Oggi – spiegano le Rsa di Fiba Cisl Carife-Carife Sei – riteniamo ormai indifferibile, dopo 18 mesi di gestione commissariale, l’obbligo, almeno morale, dei Commissari stessi di rapportarsi e confrontarsi con le sigle sindacali anche nel merito della “questione napoletana”. Inoltre ci pare a dir poco surreale che sull’argomento della possibile “liquidazione coatta” dell’azienda, dichiarata da un ex-dirigente della Banca, si siano espressi solamente il sindaco di Ferrara e il presidente della Fondazione per tentare di far chiarezza, mentre i Commissari non abbiano ad oggi speso pubblicamente nemmeno una parola sulla questione: capiamo benissimo la delicatezza della situazione, ma la difesa del patrimonio di Carife passa anche dalla tutela della reputazione dell’azienda stessa e dei propri dipendenti”.