Ultime battute prima della chiusura delle varie campagne elettorali prima delle elezioni ragionali del 23 novembre. Presso l’Hotel Astra, in Via Cavour, si è tenuto un dibattito in cui era presente il candidato al consiglio regionale, per il Pd, Paolo Calvano insieme all’assessore alla sanità e sport del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo, il tutto moderato da Adelina Ricciardelli, medico e responsabile del servizio 118 a Ferrara.
Il tema trattato ha riguardato la sanità, più precisamente l’Area Vasta, la quale coinvolge le province di Ferrara, Bologna e Imola. “La salute non è algebra”, con questa frase Nervo ha esordito il suo discorso spiegando la necessità di produrre una visione di cambiamento che aiuti i cittadini ad abituarsi alle innovazioni introdotte da tale riforma.
“L’Emilia Romagna ha alti standard di qualità ma questo non vuol dire che non si deve continuare con il processo di innovazione. Non si parla di un fatto burocratico quando si vuole fornire risposte nuove alla sanità.”
Nervo ha poi continuato spiegando come non si debba più essere solitari e policentrici, “L’area vasta – ha aggiunto – deve essere vista come un luogo di programmazione in cui le diverse specificità delle tre province creano un processo di complementarietà”.
Secondo la visione dell’assessore occorre un processo culturale che prenda il cittadino per mano accompagnandolo passo dopo passo; in caso contrario in quest’ultimo sorgeranno la paura e la disillusione verso il cambiamento.
“Occorre abituare gli utenti facendogli capire che il loro ospedale non è solamente quello presente sotto casa ma che sussiste una rete a cui poter rivolgersi. Raggiungere questo obiettivo sarà compito della politica”.
Successivamente è stato il turno di Calvano: “abbassiamo le barriere ed i campanilismi, la sfida dell’Area Vasta è grande, anche perchè Ferrara viene da un periodo di forti cambiamenti come lo spostamento del baricentro a Cona e l’introduzione della Case della Salute”.
In accordo con Nervo, Calvano ha introdotto la necessità di selezionare le diverse eccellenze delle tre province in modo poi da integrarle. “Tutto questo è essere riformisti, ovvero voler modificare e migliorare. Il ruolo della politica sarà centrale, la gestione dovrà essere affidata ai suoi rappresentanti proprio perchè eletti dai cittadini. Occorrerà dare un ruolo ai Comuni per la direzione dell’Area Vasta”.
Un ultimo cenno allo sport, visto da Calvano come uno degli strumenti per ridurre il costo della sanità: “Investendo sullo sport si potrà ridurre la necessità di ospedali ed allora la riduzione a 3,7 posti letto ogni migliaio di abitanti, farà meno paura. Gli ospedali dovranno assumere, nel tempo, un ruolo sempre meno centrale, grazie all’apporto delle Case della Salute e della medicina generale”.
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