Ostellato
21 Ottobre 2014
Manifestazione dei lavoratori toscani, i colleghi ferraresi incrociano le braccia per solidarietà

Da Livorno a Ostellato, sciopero dei dipententi Trw

di Daniele Oppo | 2 min

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Ostellato. Circa un centinaio di lavoratori impiegati nello stabilimento di Livorno della multinazionale americana Trw hanno manifestato davanti alla fabbrica di Ostellato contro la decisione dell’azienda di chiudere la sede toscana.

I dipendenti di Ostellato – dove si producono pompe per i cambi sequenziali delle automobili – hanno scioperato per un ora alla fine di ciascuno dei quattro turni per manifestare solidarietà con i colleghi di Livorno, bloccando di fatto la produzione. Per ogni turno di sciopero sono state organizzate anche delle assemblee per spiegare la situazione e quali saranno le prossime mosse da intraprendere.

A Livorno la società che produce componentistica per l’automotive ha annunciato nel corso di un incontro con i sindacati la chiusura dello stabilimento dopo diversi anni di contratti solidarietà. Una decisione che colpisce circa 500 lavoratori con le rispettive famiglie e che la Fiom-Cgil respinge in toto. “La Fiom nazionale ha deciso di organizzare una mobilitazione in tutti gli stabilimenti italiani della Trw con il duplice scopo di sensibilizzare e solidarizzare con i lavoratori di Livorno perché in un momento come questo la proposta dell’azienda è irricevibile, ma anche per capire quali siano le prospettive e il piano industriale della Trw”, spiega Giovanni Verla della Fiom di Ferrara. Alla complicata situazione si aggiunge anche il fatto che l’azienda è stata recentemente acquisita della tedesca Zf, dando vita così a un gigante della componentistica ma lasciando all’oscuro i sindacati e i lavoratori per quanto riguarda i piani industriali.

“La situazione è molto complicata perché colpisce circa 500 persone tra dipendenti e indotto – spiega Simone Puppo della Fiom provinciale di Livorno -. L’azienda ha ribadito che esistono difficoltà di prospettiva e questa decisione peggiora la situazione economica di un territorio che già vive un momento di crisi”.

Intanto è già stata convocato per il 29 ottobre un incontro al ministero a Roma tra azienda, sindacati e istituzioni che segue quello già avvenuto con il sindaco di Livorno: “È stato chiesto un ragionamento di prospettiva e l’azienda ha preso atto”, conclude Puppo.

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