Portomaggiore. Lunedì 29 settembre si è riunito il consiglio comunale di Portomaggiore per la trattazione della delibera sugli equilibri di bilancio nella quale si è discusso della pronuncia della corte dei conti sul rilievo in merito all’errata contabilizzazione dell’anticipazione di cassa.
Dopo l’illustrazione tecnica da parte dell’assessore al bilancio Michele Chiarion, la parola è passata alla ragioniera capo Zeccoli la quale ha spiegato la dinamica dell’errore e del quale si è assunta la totale responsabilità dell’accaduto, negando con forza che ci siano state regie o input politico-amministrativi in merito. La ragioniera ha inoltre reso edotto il consiglio che dopo una attenta analisi dei bilanci pregressi tale errata interpretazione e dunque iscrizione a bilancio risale al 2004.
“Abbiamo deciso di esprimerci nelle sedi istituzionali, ma soprattutto solo dopo un approfondito esame perché riteniamo che amministrare richieda serietà e soprattutto richieda serietà l’analisi delle problematiche, specie quelle particolarmente – afferma il sindaco Nicola Minarelli -. Ciò che ha spiegato la ragioniera non lascia spazio ad alcuna interpretazione o retro pensiero: non siamo in presenza di un buco (così come li conosciamo almeno nell’immaginario comune), ma più semplicemente, anche se comunque doloroso, di una situazione di riequilibrio a fronte di un pregresso vantaggio di cui l’ente ha beneficiato in passato. Non stiamo parlando di sottrazione di risorse, di danno erariale o altre situazioni che prefigurano un reato – precisa il sindaco -, se così fosse la corte avrebbe proceduto d’ufficio. La corte in questo caso si è espressa nella sua funzione collaborativa di controllo dei bilanci, non nella sua funzione inquirente. Il meccanismo di neutralità che erroneamente è stato introdotto non ha permesso per parecchi anni di accorgersi di questa situazione di squilibrio. Si dava per scontata la neutralità, ma tenendo conto dell’anno successivo e dunque non è mai emerso alla fine dell’anno la passività nei confronti del tesoriere che in realtà era da inserire. La trasparenza che ogni anno durante tutte le relazioni sul bilancio si è utilizzata sull’anticipazione di cassa riportando correttamente, fedelmente ed esaustivamente le movimentazioni complessive e lo scoperto di fine anno credo diano il segno della buona fede”.
“Per quanto riguarda me e l’amministrazione che rappresento – prosegue Minarelli – vorrei aggiungere alcune considerazioni, brevi, ma alla quali tengo anche e soprattutto per dare risposte ai cittadini: ciò che andava fatto da 10 anni e soprattutto ciò che si poteva fare in 3 anni (così dice la norma), noi lo facciamo in 3 mesi. Non è casuale il tutto. Ciò che più mi ha infastidito in questo periodo non è essere criticato, a questo ci sono abbondantemente abituati, anche quando il tutto è pretestuoso. Mi ha dato enormemente fastidio che il tutto sia avvenuto sul bilancio e sui numeri perché se c’è una cosa sulla quale siamo inappuntabili è proprio la tenuta dei conti pubblici. Siamo convinti, idealmente, politicamente e lo stiamo dimostrando coi fatti che l’equilibrio del bilancio sia la priorità di chi governa. E così continueremo a muoverci”.
I sindaco dà poi sfoggio di alcuni numeri come “i 400 mila euro (oltre il 10%) di risparmio sulle spese del personale in tre anni, i tempi di pagamento più che dimezzati e a fine anno praticamente in linea con la norma, al termine della legislatura debito complessivo e dunque pro capite dimezzato, bilancio di entrata per cassa. Sono solo alcuni dei macro dati che testimoniano la bontà del lavoro svolto”. “Non lasceremo a chiunque verrà dopo un bilancio negativo, non lasceremo a nessuno eredità negative da recuperare, non le lasceremo sicuramente ai nostri cittadini – promette il sindaco -. Posso immaginare che da stasera ripartirà una ridda di dichiarazioni, considerazioni, interpretazioni. L’unico dato oggettivo però sarà che da questa sera, come mai prima lo è stato il nostro bilancio sarà in equilibrio, senza l’introduzione di nuove tasse, l’aumento di aliquote o il venir meno dei servizi fondamentali per la cittadinanza. Noi non siamo quelli che creano problemi, siamo quelli che li risolvono: questo è vero in generale, questo è vero soprattutto sulle questioni di bilancio”.