Cronaca
25 Agosto 2014
Raffaele Goberti: “Mai visto un abbandono così, stupido è non difendere Ferrara dal degrado”

Cartello anti-mendicanti, la risposta a Tagliani

di Redazione | 3 min

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Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

unnamedNon accenna a placarsi la polemica sul cartello anti-accattonaggio apposto giovedì mattina da Raffaele Goberti davanti al suo supermercato in via Garibaldi – e svanito nel tardo pomeriggio di ieri a causa della pioggia –; cartello che aveva provocato la reazione di Tagliani, che – contattato da Estense.com – bollò la vicenda come un “atto incivile”. Mentre la politica inizia a prendere posizione sulla vicenda, Goberti prende carta e penna e risponde al primo cittadino a mezzo stampa, dopo aver spiegato le ragioni della sua iniziativa in varie interviste nei giorni scorsi.

“Non sono d’accordo con lei quando definisce stupida l’iniziativa del cartello esposto davanti al mio negozio, definizione alquanto affrettata e di parte”, scrive il titolare della Conad di via Garibaldi. “Stupido è invece non difendere la propria città dal racket dell’accattonaggio – spesso gli accattoni rifiutano il cibo e pretendono solo soldi, questo fa riflettere –, stupido è non difendere la propria città dal degrado, stupido sarebbe, da parte sua, non accorgersi di quello che sta succedendo e far finta di niente. Gestisco da trent’anni questo negozio e prima di me la mia famiglia aveva un’attività e mai dico mai ho visto situazioni di abbandono come in questi ultimi tempi. Il mio è un grido di dolore che non trova nessuna risposta soprattutto dall’amministrazione comunale di cui lei è a capo. A Ferrara ho iniziato la Colletta Alimentare quando nessuno sapeva cos’era, ho aiutato gente in difficoltà, dalle adozioni a distanza a gente comune, e continuerò a farlo finché potrò”.

Parole dure che rispecchiano in parte anche le preoccupazioni che gli operatori economici, tra cui Ascom e Confesercenti, avevano fatto pervenire nella giornata di ieri i quali, seppur non sostenendo l’iniziativa ne hanno difeso le ragioni.

Goberti poi, tra le altre cose, smentisce di aver ricevuto una telefonata minatoria da parte di uno straniero riguardo al cartello. “Ho sì ricevuto una telefonata – spiega –, ma era di un rappresentante della comunità rom che mi chiedeva garbatamente di rimuovere il cartello e io ho detto di no, null’altro”.

Nel frattempo, ad ormai 48 ore di distanza dalla deflagrazione dell’evento, iniziano ad affollarsi le dichiarazioni politiche sull’iniziativa anti-accattoni. Dopo le parole del sindaco e lo stigma del Psi locale nell’arena entrano anche Fersini, candidato sindaco per il Nuovo Centrodestra alle scorse amministrative, e Cimarelli, coordinatore provinciale di Forza Italia.

Il primo lo fa con una nota stampa in cui ipotizza anche l’avvio di un tavolo sull’argomento in cui condanna le parole di Tagliani – “Stupisce la reazione del Sig. Sindaco rispetto all’iniziativa assunta dal direttore della Conad: il tema sollevato coinvolge una molteplicità di aspetti (da quello della lotta alla povertà a quello del commercio cittadino, da quello della sicurezza a quello dell’organizzazione del centri storico) e non merita di essere liquidato in due battute perché questo sì che sarebbe un gesto stupido. Il cartello affisso andrebbe, a mio avviso,”positivizzato” invitando i clienti a donare alle realtà caritatevoli in modo da rendere più strutturale un atto nobilissimo quale un gesto di carità ed evitare i rischi legati a possibili fenomeni di racket. Non mi sembra inoltre opportuno trattare quest’argomento secondo la dicotomia italiani/stranieri visto che nulla impedisce che un mendicante possa essere italiano”, spiega Fersini –; mentre il secondo annuncia che Forza Italia sta studiando soluzioni da portare in consiglio.

“I nostri consiglieri stanno studiando cosa si possa fare di concreto in base alle leggi vigenti e a cosa hanno fatto alcune amministrazioni venete che hanno già preso posizione sul tema”, racconta Cimarelli che prosegue: “Il nostro gruppo è interessato a proporre soluzioni nel caso queste si possano rivelare efficaci e concrete, non per raggiungere scopi propagandistici”.

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