Il Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta rende pubblica la risposta – condite da alcuni appunti sui “punti che appaiono piuttosto lacunosi” – del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani alla lettera inviatagli in merito alle tematiche sia di “Area Vasta Emilia Centro” che del futuro dello “screening del collo dell’utero” il 2 agosto scorso.
Nessuna risposta arriva per quanto riguarda il primo quesito, quello sull’ Area Vasta Emilia Centro, sul quale sia Tagliani che la presidente della Provincia Marcella Zappaterra espressero pubblicamente, in un documento congiunto, una bocciatura “senza appello” sul lavoro della Area Vasta Emilia Centro “che fino ad oggi non ha prodotto alcun risultato significativo”. Il comitato aveva chiesto se la situazione fosse variata ed in che modo dettagliando, con la dovuta documentazione, le motivazioni del prosieguo verso tale indirizzo programmatico ed organizzativo per la Città di Ferrara (e naturalmente per tutto il territorio ferrarese), in merito alla sanità. “Purtroppo – fa sapere il comitato – su questo quesito, il signor Sindaco non si è espresso: per tale ragione lo invitiamo gentilmente, dopo una ‘bocciatura senza appello’, a dare dovuto riscontro alla collettività”.
Sul quesito riguardo lo “screening del collo dell’utero”, Tagliani ha fornito al Comitato la risposta del direttore generale della Sanità regionale, Tiziano Carradori, alle dure critiche fatte ancora una volta insieme alla Zappaterra nelle quale si denunciavano le pressioni del mondo universitario felsineo, in cui viene comunicato che il terzo sistema per l’effettuazione del test HPV/DNA, ovvero quello da collocarsi nell’Area Vasta Emilia Centro “verrà installato solo a seguito dell’individuazione di una sede condivisa tra le aziende sanitarie interessate”. “Carradori – afferma il Comitato in conclusione – che nelle sue diciannove righe, saluti compresi, appare piuttosto insoddisfacente rapportata alla domanda espressa, perché non chiedere maggiori delucidazioni in merito?”