La Cassa di Risparmio di Ferrara è stata condannata per condotta antisindacale nei confronti di DirCredito, una delle sigle sindacali di categoria che ha siglato gli accordi sugli esuberi del 2013 e che partecipa agli incontri con i commissari straordinari. La vicenda è legata alla mancata pubblicazione da parte della Carife di una informativa sindacale di DirCredito, che ha portato il sindacato ad aprire un contenzioso legale d’urgenza d’urgenza che ha portato, in circa una settimana, alla condanna della banca.
Il giudice del lavoro del tribunale di Ferrara ha condiviso completamente tutte le ragioni di Dircredito e rigettato le difese della banca. La sentenza prevede la pubblicazione del comunicato sindacale che la Carife ingiustamente aveva bloccato, più la pubblicazione del dispositivo di sentenza e il pagamento di euro 8.000 di spese legali.
Il decreto, molto chiaro e lineare, sviluppa anche delle considerazioni che contribuiranno a fare chiarezza per l’intero sistema bancario sull’utilizzo della bacheca sindacale elettronica. Una sentenza, insomma, destinata a fare giurisprudenza. Il nodo del contendere riguardava un’informativa sul mercato del lavoro, tutto sommato alquanto normale, ma con il particolare di contenere un link che rimandava a una notizia che dava forza e sostanza ai concetti espressi nell’informativa stessa. L’azienda si era impuntata proprio sulla questione del link, sostenendo che l’informativa sindacale non avrebbe dovuto contenerne, perché avrebbero potuto distrarre i dipendenti dai loro compiti. Tesi che il giudice ha rigettato.
“Ricordiamo – spiega il segretario di DirCredito Carife, Mauro Fanan – che il procedimento ex art. 28 della legge 300/71 (Statuto dei lavoratori, ndr) è uno strumento che i sindacati utilizzano soltanto quando l’atteggiamento della controparte è tale da rendere vano ogni confronto co struttivo sull’argomento. Come noto, il personale della Carife da oggi è in stato di agitazione. Riteniamo che questa situazione, cui si aggiunge la grave condanna per condotta antisindacale di cui sopra, debba far riflettere adeguatamente i commissari”.