Cento
3 Luglio 2014
Accusati di lesioni, violenza privata e omissione. In aula i superiori

Carabinieri a processo, “curriculum esemplare”

di Marco Zavagli | 2 min

tribunaleCento. I tre carabinieri imputati di lesioni personali, violenza privata e omissione di atti di ufficio hanno tutti un curriculum di servizio impeccabile. Lo afferma in aula il comandante della Compagnia di appartenenza, Mattia Virgillo, chiamato come teste nel processo intentato da un giovane per fatti risalenti al 19 aprile del 2009 a Cento.

Secondo la denuncia del giovane, costituitosi parte civile attraverso l’avvocato Luana Pastorelli, quella mattina fece notare a una pattuglia dei carabinieri – impegnati in controlli di routine sulla circolazione stradale – che stava sostando con l’auto sopra le strisce pedonali. Secondo la sua versione per tutta risposta i militari gli chiesero i documenti e lo portarono in caserma, strattonandolo all’entrata della stessa e strappandogli via gli occhiali dalla faccia, causandogli un leggero graffio sul viso. Da qui le accuse per lesioni personali e violenza privata. L’omissione di atti d’ufficio deriva invece dal fatto che i carabinieri non produssero alcuna relazione per aver trattenuto il giovane in centrale, ma semplicemente un verbale quando gli controllarono i documenti lungo la strada.

Circostanza quest’ultima confermata ieri dallo stesso capitano Virgillo, che ha comminato ai tre, Giuseppe Tirino, Roberto Pini e Denis Guercioni, un procedimento disciplinare culminato in un richiamo verbale. Al termine dell’esame del comandante è stato depositato agli atti il curriculum di servizio dei tre carabinieri.

Prima di Virgillo aveva parlato anche il padre della persona offesa, confermando – ovviamente de relato – il racconto del figlio. Davanti ai giudici Matellini, Amore e Landolfi sono comparsi anche altri uomini dell’Arma di Cento. Come il piantone in servizio quel giorno, che ha affermato di non aver visto spinte o strattonamenti mentre il ragazzo veniva portato in caserma.

L’udienza è stata rinviata a ottobre per sentire l’ultimo teste del pm e per l’esame degli imputati, difesi dagli avvocati Alberto Bova e Veronica Pettazzoni.

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