Cronaca
26 Giugno 2014
Sabato la manifestazione degli attivisti contrari al ddl omofobia. Critiche dalla giunta e dalle associazioni

Le Sentinelle in Piedi scendono in piazza: comunità gay in rivolta

di Redazione | 4 min

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dsc03642“Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”. Così si presentano le “Sentinelle in Piedi” che si ritroveranno sabato 28 giugno, alle ore 18, sul Listone di Ferrara. Un gruppo di attivisti che dal 2013 manifesta pacificamente contro il disegno di legge contro l’omofobia presentato dal deputato Pd Ivan Scalfarotto, che ritengono pericoloso verso la libertà di espressione individuale.

Una manifestazione che già solleva forti lamentele da parte dei firmatari del Protocollo Interistituzionale per il Contrasto all’Omofobia (che include Provincia, Comune, Unife, Cgil,Uil, Uisp, Consigliera di Parità, Centro Donna Giustizia, Centro d’Ascolto Uomini Maltrattanti, Circomassimo, Arcigay e Arcilesbica, Agedo e Famiglie Arcobaleno) e della stessa giunta comunale, che ha appeso fuori da una finestra del Palazzo Municipale una bandiera dal contenuto ben chiaro: “La città di Ferrara condanna l’omofobia e la transfobia”.

Come forma di protesta simbolica, le Sentinelle in Piedi si radunano in varie piazze italiane e, con una candela accesa al fianco, si mettono silenziosamente a leggere un libro. “Le Sentinelle in Piedi – si legge nel sito ufficiale del movimento – sono nate in difesa della libertà di espressione messa in discussione dal ddl Scalfarotto (che estende anche alla comunità gay le tutele della legge Mancino, ndr), già approvato dalla Camera e ora al Senato.  Presentato come necessario per fermare atti di violenza e aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, il testo è invece fortemente liberticida in quanto non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione”.

Del tutto diversa la ‘lettura’ del fenomeno che viene dai firmatari del protocollo contro l’omofobia, secondo cui le sentinelle “conducono una battaglia, tutta ideologica, contro le rivendicazioni dei diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali. Affermano che il senso del loro manifestare sarebbe quello di “vegliare sulla libertà di espressione e opinione”, ma la stessa si declina solo ed esclusivamente sul tema della negazione dei diritti per le persone omosessuali. Questo movimento sta alzando i toni contro ogni discorso e pratica di apertura nella scuola e nella società a visioni inclusive e non assolutistiche della famiglia e delle relazioni umane e sessuali. Distorcendo la realtà delle leggi proposte e delle misure educative che si vogliono intraprendere nelle scuole, cerca di legittimare e giustificare la discriminazione contro le persone omosessuali, negando i più elementari e fondamentali diritti umani, che devono essere garantiti nell’esistenza di qualsiasi individuo”.

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L’arcigay non contesterà la manifestazione ferrarese, ma si recherà a Venezia per partecipare al Gay Pride. “L’augurio – affermano i responsabili – è che a Ferrara le Sentinelle si trovino a vegliare da sole contro i propri fantasmi. Ricordiamo loro le parole di Simone, 21 anni, che si è buttato da un palazzo di undici piani perché deriso, discriminato ed emarginato in quanto gay: «L’Italia è un Paese democratico, libero. Ma è anche una nazione dove ci sono persone omofobe. E chi ha questi atteggiamenti dovrà fare i conti con la propria coscienza»”

Lo striscione esposto fuori dal Comune solleva intanto lo sdegno dei rappresentanti ferraresi di Udc e Nuovo Centrodestra, Andrea Rossi e Francesco Fersini. “Le Sentinelle in piedi – affermano Rossi e Fersini – non fanno altro che esprimere, silenziosamente e pacificamente, la propria volontà di lottare per la tutela della famiglia naturale formata da uomo e donna, che peraltro, sino a prova contraria, è il modello di famiglia descritto dalla Costituzione. Vorremmo sapere se e chi ha autorizzato questo tipo di utilizzo del Comune, e se la giunta è corrente di questa iniziativa. Inoltre chiediamo alle altre forze politiche che sostengono il valore della famiglia naturale, di fare sentire la propria voce, alta e forte, di dissenso a questa intimidazione. Sabato prossimo saranno presenti in piazza famiglie e bambini i quali hanno il sacrosanto diritto di potersi riunire serenamente e di manifestare la propria opinione (che tra l’altro non lede i diritti di nessuno) pubblicamente, senza doversi preoccupare di contromanifestazioni provocatorie che hanno il solo intento di travisare i contenuti ed i motivi per cui le Sentinelle in piedi manifestano”.

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