Economia e Lavoro
6 Giugno 2014
Osti: "Quotidianamente ignorato lo Statuto del Contribuente. Ora basta"

Tasi e disagi, Confesercenti: “Esigere chiarezza e rispetto”

di Redazione | 3 min

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confesercentiE’ una protesta che sta montando velocemente, quella sulle difficoltà provocate a contribuenti e professionisti dalla scadenza del 16 giugno per il pagamento della Tasi. E dopo l’Associazione commercialisti ferraresi a insorgere è la Confesercenti per bocca del direttore provinciale Alessandro Osti.

Se l’Associazione commercialisti ha chiesto un incontro urgente a sindaco e all’assessore Marattin, la Confesercenti da parte sua invita tutti i colleghi, associazioni di categoria e commercialisti a non abbassare la testa per fare i conteggi ma a chiedere trasparenza, chiarezza e rispetto. E promette di scrivere anche agli organismi organismi regionali e nazionali di Confesercenti, chiedendo ai politici locali e ai rappresentanti dei vari enti di fare la stessa cosa. “Sarebbe un passo importante per tutti e nel rispetto dello Statuto del Contribuente – dichiara Osti – che invece viene quotidianamente ignorato. Facciamo in modo che la semplificazione parta dal basso”.

E’ un duro intervento quello di Osti, una vibrante lamentela contro un sistema di norme che “dovrebbero essere semplici, di facile approccio, normalmente applicabili e di facile comprensione per i contribuenti, questo perchè dovrebbero essere norme costanti e non variabili con tempistiche di un carosello ogni 3/6 mesi a seconda dell’umore, della interpretazione e della assoluta ignoranza delle casistiche quotidiane”. “Agli occhi degli utenti – prosegue il direttore provinciale – noi, associazioni di categoria, professionisti, non siamo più in grado di sapere cosa è in vigore, cosa è rinviato, cosa è stato prorogato. Le telefonate con gli associati spesso si concludono con un “Guardi… io le consiglierei di fare così, ma domani chi lo sa?” Non è possibile”.

Per gli operatori, come riferisce la Confesercenti provinciale, è diventata ormai una triste abitudine dover fare i conteggi all’ultimo munito “tra valzer di informazioni errate, proroghe, slittamenti e scadenze rinviate a poche ore dal termine”. Per Osti non è possibile, insomma, che per la Tasi in scadenza il 16 giugno “si sia dovuto aspettare la pubblicazione delle delibere dei Comuni fino al 31 maggio”. E la nostra provincia, ricorda, detiene pure il record negativo della semplificazione: “Ogni Comune può deliberare in modo diverso non solo l’aliquota, ma anche detrazioni varie. Solo nella nostra provincia sui 20 Comuni che hanno deliberato ci troviamo con 20 modi diversi di fare i calcoli. E noi addetti ai lavori quando chiudiamo i conteggi? Quando avvisiamo i contribuenti? Possiamo almeno pretendere che all’inizio di un anno solare si conoscano le regole per pagare tutte le imposte e le tasse di quell’anno, invece di attendere ogni giorno un nuovo balzello? Le regole si stabiliscono prima di giocare, anche a carte, e qui stiamo parlando di qualcosa di più serio”.

“Per fortuna – conclude Osti – che in Italia abbiamo da anni ministri per la semplificazione. Coloro che ricoprono determinati incarichi dovrebbero fare una sorta di apprendistato professionalizzante dietro ad una delle nostre scrivanie. Solo allora, forse, sarebbero in grado di legiferare con cuore, con umanità con preparazione sui temi attinenti alla realtà”.

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