Economia e Lavoro
13 Marzo 2014
Solo la Fiom non sigla il verbale che sancisce il cambiamento del contratto e delle condizioni per i lavoratori

Vm-Fiat, i sindacati firmano senza discutere

di Redazione | 2 min

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vm fiom archivioCento. La Vm Motori ha confermato l’intenzione, in seguito al trasferimento dell’azienda nelle mani di Fiat, di applicare dal 1° aprile per tutti i lavoratori il Ccsl (Contratto collettivo specifico di lavoro) della stessa Fiat. E ad agevolare il cambiamento epocale dell’azienda centese, che da quel giorno perderà la propria denominazione diventando Fiat a tutti gli effetti, ci hanno pensato tutti i sindacati di categoria che hanno firmato il verbale di esperita procedura.

Tutti meno uno. La Fiom Cgil non ha infatti siglato quel verbale, presentato ieri nell’incontro tra proprietà e organizzazioni sindacali presso la sede di Unindustria. Non lo ha fatto non solo perché in questo modo si decreta la disdetta del contratto collettivo nazionale di Federmeccanica e la cancellazione di 43 anni di contrattazione aziendale, ma perché ha ritenuto “scandaloso firmare prima di avviare una discussione di merito”. “Per legge – dice Mario Nardini, segretario provinciale della Fiom – abbiamo 25 giorni di tempo per discutere con la proprietà. Quindi c’erano 25 giorni di tempo prima di mettere la firma sul documento. E normalmente prima si discute poi eventualmente si firma, non il contrario. Nessuna persona di buon senso firmerebbe senza discutere. Senza contare che tutto questo avviene da parte degli altri sindacati senza il coinvolgimento dei lavoratori Vm”.

A firmare, dunque, sono stati Fim Cisl, Uilm Uil, Ugl, Failms Cisal, Associazione Quadri e Fismic, che rappresentano circa il 70% del personale, mentre Fiom Cgil rappresenta all’interno della Vm Motori un 30% circa delle maestranze. In questo modo la proprietà ha ottenuto il via libera per l’applicazione del contratto Fiat al 100% dei lavoratori, fatte salve le eventuali modifiche che potranno essere concesse in seguito a quanto emergerà dai tavoli tecnici (il primo è previsto nella giornata odierna). “Loro hanno fretta – aggiunge Nardini – vogliono applicarlo dal 1° aprile. Nonostante io ritenessi non si potesse disdettare tutta la contrattazione di anni e gli impegni assunti anche recentemente da Vm. Vedremo ora cosa capiterà ai salari e alle condizioni di lavoro”.

Con i tavoli tecnici dei prossimi giorni si dovrà infatti entrare nel merito, sia di salari e di condizioni di lavoro che di diritti e di rapporti sindacali. “Si aprirà la discussione – conclude Nardini – e se ci convincerà bene, diversamente non firmeremo quel verbale”. Fermo restando che anche senza l’approvazione Fiom, la proprietà avrà comunque mano libera, salvo dover fare poi i conti con eventuali mobilitazioni e scioperi.

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