Politica
2 Marzo 2014
Rendine (Gol) critica il sindaco per non aver assunto posizione nel processo "visti i possibili danni per la città"

Cona: “Tagliani doveva costituirsi parte civile”

di Redazione | 2 min

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cona costruzione 2“Il sindaco avrebbe dovuto costituirsi parte civile”. Dopo aver assistito ad alcune fasi del processo relativo all’ospedale di Cona, Francesco Rendine, candidato sindaco della lista Civica Gol (Giustizia Onore e Libertà), attacca Tagliani per non aver assunto posizioni nel processo “visto il danno che potrebbe essere stato provocato alla cittadinanza […] in quanto le elevate spese erogate dalla sanità per l’inadeguata struttura edilizia si riflettono inevitabilmente nella carenza di fondi per attrezzature e personale dedicato alla salute del paziente”.

Rendine rivendica con forza di essere stato il primo a contestare come presidente del comitato Sos Sanità, quasi 20 anni fa, la costruzione del nuovo ospedale. Contestazioni che, alla luce di quanto esposto dall’ingegnere del Genio Civile e consulente della Procura, tenente colonnello Marinelli, sembrano suonare oggi quasi profetiche. Marinelli, rammenta Rendine, “ha riferito di molte carenze tecniche e come la struttura evidenzi problemi di tenuta dalle fondamenta ai solai per cui la durabilità dell’ospedale sia inferiore a quella prevista dalla normativa in materia e come, anche alla luce delle infiltrazioni d’acqua dal sottosuolo, da un punto di vista sismico la sicurezza dello stabile non possa essere totalmente garantita nel tempo”.

Ma al di là delle responsabilità che dovranno essere accertate nel corso del maxi-processo, per Rendine vi sarebbe anche una responsabilità della politica. “In udienza – riferisce Rendine – ai Carabinieri non è stato consentito testimoniare in aula sul contenuto delle molte intercettazioni, nelle quali sarebbe ben descritto il contesto ambientale, dove emergerebbe la vera natura dei rapporti tra presidente della Regione, sindaco di Ferrara, dirigenti pubblici e delle imprese che sono intervenute nella costruzione e gestione di Cona. Abbiamo anche appreso di come la registrazione di queste imbarazzanti telefonate tra dirigenti di imprese private e dirigenti delle diverse istituzioni coinvolte, potrebbero compromettere da un punto di vista politico le scelte operate dalle diverse amministrazioni comunali, sanitarie e della regione degli ultimi 20 anni”.

Francesco Rendine

Francesco Rendine

Ecco allora, secondo Rendine, quale sarebbe il torto del sindaco: “Se il sindaco fosse stato veramente favorevole alla trasparenza, ed avesse desiderato far emergere comportamenti dubbi che si riflettono sulla credibilità e sulla correttezza, che va ben oltre gli aspetti penali del dibattimento di dirigenti pubblici ed istituzioni, avrebbe dovuto affiancasi alla città assumendo posizioni nel processo”.

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