Continuano a piovere accuse sulla testa dei due consiglieri regionali del Pd dell’Emilia Romagna, Marco Monari e il ferrarese Roberto Montanari. L’ultima, ancora in attesa di conferme, sarebbe quella di aver richiesto un rimborso pari a 900 euro per il tragitto Napoli-Amalfi effettuato con auto a noleggio con servizio limousine, poi finito nei rendiconti dei gruppi dell’Assemblea legislativa finiti sotto esame della Guardia di finanza.
Rimborsi che, se l’indiscrezione venisse confermata, si vanno ad aggiungere agli 800 euro per pernottare nell’hotel quattro stelle La Bussola di Amalfi che Monari e Montanari -l’uomo del rinnovamento post Sofritti, già segretario dei Ds e attualmente consigliere regionale del Pd- si sarebbero fatti rimborsare con soldi pubblici.
I due avrebbero dunque pagato 900 euro in totale per il viaggio Napoli-Amalfi in auto a noleggio con il servizio limousine, inserendo poi la fattura fra le richieste di rimborso del gruppo Pd in Regione. La fattura sarebbe riferita alla fine del luglio 2011 e sarebbe sotto l’esame della Guardia di finanza in merito all’indagine per peculato portata avanti dalla Procura di Bologna sulle “spese pazze” in consiglio regionale.
Monari e Montanari partecipavano in quei giorni al seminario Areadem e il 3 novembre scorso, dopo che erano affiorati i particolari sui rimborsi, Monari si era dimesso dall’incarico di capogruppo del Pd ma non dalla carica di consigliere regionale mentre il consigliere ferrarese si era difeso affermando “Ero a lavorare, era un’attività perfettamente consentita dalla legge, si trattava di un seminario di area democratica”.
Durante la seduta del consiglio regionale per l’assestamento del bilancio nel luglio 2012, nel suo intervento sui costi della politica e sui vitalizi ai consiglieri (esiste anche un video in rete) Montanari si era commosso affermando: “Io ho un 2004 che va ibrido, ha anche i pedali, e me lo son preso perché così la mia famiglia gira più sicura. Ho sempre girato con delle carrette perché non avevo i soldi per pagarmelo. Vengo da una famiglia umile e sono orgoglioso di essere un funzionario di partito”.
In serata arrivano le dichiarazioni di Montanari sulla vicenda: “Non sono mai salito su una limousine -afferma-. Chi mi conosce sa che non è il mio modo di vivere e di operare. Sono andato su un’auto a noleggio con conducente. La cifra riportata dagli organi di informazione (900 euro) non la conosco. Sono certo che le indagini sapranno chiarire ogni questione”.
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