Amianto al grattacielo: qual’è la posizione dell’amministrazione? A chiederlo, attraverso un’apposita interrogazione in consiglio comunale, è il capogruppo della Lega Nord Giovanni Cavicchi, che sottolinea il silenzio da parte dei rappresentanti della giunta durante il caso del ritrovamento di circa 1,5 quintali di amianto nel vano caldaia delle due torri, residuo dei lavori (interrotti dall’Asl) per il rifacimento dell’impianto di riscaldamento.
Cavicchi parla di “una richiesta inviatami dai alcuni residenti del Grattacielo, in cui si attesta la preoccupazione per quanto accaduto in sede di lavori straordinari durante i quali si è verificata la fuoriuscita di pulviscolo e materiale contenente amianto che si è sparso per tutte le torri”. E il consigliere leghista chiede al sindaco Tiziano Tagliani i motivi per cui il Comune, “che possiede proprietà nel Grattacielo, non abbia provveduto a programmare, informare i cittadini residenti e non, esponendoli ai gravi rischi per la loro salute”. Soprattutto alla luce del fatto che “proprio il Comune avrebbe dovuto controllare, avvisare, informare e salvaguardare i propri cittadini” e che “che il Comune ha un proprio personaggio nella persona del Dott. Guidetti, responsabile del Comitato per il Grattacielo, e che esiste anche uno stretto rapporto con l’amministratrice”.
Il capogruppo leghista sottolinea i potenziali rischi alla salute “per anziani, bambini, lavoratori, mamme e residenti, che sono esposti anche al rischio di dover passare un altro inverno senza riscaldamento (poiché risulta inutilizzabile il vecchio impianto ed è stoppata la costruzione del nuovo), a danni di immagine e quindi di valore patrimoniale già in essere (c’è già chi parla di abbatterlo) e al rischio evidente di ulteriori danni alle finanze dei condomini per l’obbligo di adeguarsi alle prescrizioni imposte”. Motivo per cui Cavicchi si rivolge a Tagliani per sapere “chi è il responsabile di tutto questo, e se gli Uffici Comunali competenti hanno controllato e rilasciato autorizzazioni attinenti questi lavori”.
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