Cronaca
11 Ottobre 2013
"Taser e spray urticanti per evitare contatti negli interventi"

Le proposte Siap dopo il caso Aldrovandi

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Bancarotta fiscale. Stangate per due ferraresi

Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

Paziente assunse ivermectina contro il Covid, ma morì. Ex medico finisce a processo

È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero

siap 3“Per la città e le istituzioni, è importante che un incontro come questo si svolga a Ferrara: la vicenda Aldrovandi è una ferita ancora aperta, anche se non è l’unico caso di eccesso colposo da parte degli agenti nella gestione delle emergenze”. A richiamare il tragico evento è stata stamani la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, aprendo i lavori del convegno ‘L’intervento operativo nei servizi di polizia’, organizzato dal Sindacato autonomo appartenenti polizia. “Fate un mestiere difficile e siete spesso costretti a usare la forza – ha proseguito davanti a un centinaio di partecipanti –: in una democrazia moderna ci si aspettano però risoluzioni meno violente possibile”.

Anche nel saluto del sindaco Tiziano Tagliani la tragica vicenda ha trovato posto, in particolare una delle sue tante code, il presidio del Coisp del marzo scorso. “L’iniziativa di oggi nacque quando, per un episodio non positivo, qualcuno volle far apparire la città come distante dalla forze dell’ordine. Questo non esiste: esiste invece un gran numero di problemi che ci vedono dallo stesso lato della barricata, dall’immigrazione ai temi economici”.

Una conferma gli è arrivata subito dopo dal questore Orazio D’Anna, giunto in città la primavera scorsa proprio poco dopo quel presidio. “Ho riscontrato anch’io che non c’erano e non ci sono ostilità, ma al contrario collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine. Sfatiamo il luogo comune secondo cui esiste un solco tra la popolazione e il lavoro della polizia”. D’altra parte però, il questore ha anche fatto riferimento a non meglio identificati “circoli culturali che guardano agli operatori di polizia come a persone ostili”.

siap 1Nel merito del tema del giorno, tutti d’accordo su un punto: “Qualcosa su cui riflettere lo abbiamo”, per dirla con il segretario provinciale Siap Alessandro Chiarelli, visto che “in cinque anni quattro persone sono morte durante interventi operativi”. Dopo Aldrovandi fu la volta di Riccardo Rasman a Trieste nel 2006 (tre agenti condannati definitivamente a sei mesi), di Michele Ferrulli a Milano nel 2011 (quattro agenti sono stati rinviati a giudizio) e di Luigi Marinelli a Roma lo stesso anno. “Noi accettiamo con tutta serenità le pronunce dell’autorità giudiziaria, ma l’operatore deve riuscire a intervenire senza produrre alcun danno” ha ribadito il sindacalista, che ha anche denunciato un certo “atteggiamento autoprotettivo” da parte dei corpi d’appartenenza nei confronti dei protagonisti di queste vicende, segnalando però allo stesso tempo che “la tortura è citata a sproposito, visto che queste persone non sono mai state nella disponibilità delle forze dell’ordine”.

La svolta potrebbe allora giungere grazie a una diversa dotazione, “visto che adesso è costituita solo dallo sfollagente che, checché se ne dica, serve per picchiare”. Al tempo stesso manca “un addestramento fisico specifico: si fa un po’ di difesa personale nelle scuole di polizia, ma non ci si può aspettare che gli agenti riescano a far agire leve articolari su persone da immobilizzare”. Le forze dell’ordine dovrebbero dunque essere dotate di quegli strumenti che “possono evitare un contatto tra gli operatori e i soggetti, come le pistole Taser e gli spray urticanti, del resto già adottate da molte polizie municipali”.

siap 2Le decisioni dovranno ovviamente spettare a chi governa e a chi legifera: in rappresentanza di questi ultimi c’era il deputato democratico Emanuele Fiano, presidente del Forum Sicurezza del suo partito. “Il discorso del Siap è totalmente condivisibile: al di là della responsabilità penale nei singoli casi, che è sempre personale, c’è una mancanza di investimenti in uomini, mezzi e formazione, ad esempio a intervenire su persone con patologie psichiatriche”. Un solo distinguo dal parlamentare Pd: sì agli spray ma no alle scariche elettriche, “perché non sappiamo qual è lo stato di salute delle persone su cui si applicherebbero. Se fossero malati di cuore?”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com