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di Elisa Fornasini
Il Castello Estense rivive gli sfarzi del passato per celebrare il suo 628esimo compleanno – era il 29 settembre 1385 quando il Marchese Nicolò II d’Este diede il via alla costruzione della potente fortezza – con una grande giornata di festa. Questa domenica, per la rassegna “Magie e trame estensi”, si è tenuto il percorso “La magia rinascimentale del Castello Estense”, ovvero cinque visite guidate con momenti di animazione lungo il percorso museale.
La ‘magia’ comprendeva due elementi di novità rispetto alle normali visite guidate. Innanzitutto l’itinerario: il percorso partiva dal Castello e si concludeva nelle sale della residenza municipale, dopo aver attraversato la via Coperta e i camerini di Alfonso I, non sempre fruibili al pubblico. La seconda caratteristica della giornata è stata l’animazione: più di 100 figuranti appartenenti alle otto contrade hanno animato gli ambienti del Castello attraverso narrazioni, danze e rievocazioni storiche all’interno delle sale.
L’idea di mettere in scena una ricostruzione storica si è rivelato un momento unico per veder prendere vita la storia degli Estensi incantando il folto pubblico presente. Così le animazioni hanno inframmezzato la spiegazione della guida turistica di Itinerando riproponendo scene di vita del Castello. Dalle cucine, ai guardiani delle prigioni fino alle dame di corte che si sono prestate alle danze tipiche rinascimentali come ‘il lauro’.
Molto apprezzata la rappresentazione della storia di Ugo d’Este e Parisina Malatesta realizzata dalla contrada di San Giovanni nel salone dei Giochi. Dopo una breve lettura, si è passati alle danze con la danza ‘tangelosa’, ballo tipico rinascimentale dove ci sono due amanti che, mentre si avvicinano e si allontanano, si guardano come se fossero gelosi l’uno dell’altro. Anche se, nella storia reale, i due amanti furono decapitati per questa relazione clandestina. Particolari anche gli specchi presenti nel salone: secondo la leggenda il tradimento è stato scoperto da Niccolò II attraverso questo gioco di specchi.
Le danze rinascimentali sono proseguite nella successiva sala del Governo, anticipata dalle guardie di controllo degli appartamenti ducali. Anche la grande sala degli Stemmi si è trasformata in una pista da ballo d’altri tempi con le danze dei figuranti di Santa Maria in Vado, veri e propri cultori di danze rinascimentali per cui hanno vinto molte gare. L’ultimo ballo si è tenuto nel salone d’ingresso della residenza municipale, in cui si è conclusa ufficialmente la visita guidata per un percorso di un’ora e mezza.
Inoltre all’interno della via Coperta – che collegava appunto il Castello Estense al Municipio e serviva come via di fuga – si è svolta l’esposizione di quadri di Barbara Ponti. La pittrice ha voluto omaggiare il Palio rappresentando sulle tele i 4 borghi, i 4 rioni, la corte ducale e il castello. Le opere sono state consegnate oggi pomeriggio alle rispettive contrade, all’ente Palio e alla provincia come omaggio.
“Sarebbe bello riproporre più spesso queste manifestazioni – annunciano gli organizzatori – ma l’organizzazione è molto complicata, basti pensare al duro lavoro di tutti i figuranti volontari. Anche la sinergia tra Comune e Provincia si è rivelata difficoltosa ma l’intento per il futuro c’è. Oggi è stato lodevole vedere non solo la partecipazione di turisti ma anche dei ferraresi stessi – continuano gli organizzatori – e questo dimostra il significativo percorso di valorizzazione del monumento”.
La parola finale, però, spetta ovviamente a Giambaldo Perugini, presidente dell’ente Palio: “Sono molto soddisfatto della giornata. Ovviamente le prenotazioni sono state inesistenti ma si è registrata una grande affluenza di pubblico durante la mattinata. La manifestazione non solo voleva ricalcare le scene di vita degli Este, ma anche dar vita a uno dei Castelli più belli d’Europa, infatti è uno dei meglio conservati e che possiede ancora il fosso”.
Per quanto riguarda le future elezioni alla presidenza dell’ente Palio – sono state accettate le dimissioni di Perugini e le prossime elezioni si terranno l’11 ottobre – il commento di Giambaldo è molto chiaro: “Per ora non si è presentata nessuna candidatura ufficiale, ma è molto probabile l’elezione di Alessandro Fortini. Approvo la scelta perché è giusto lasciare spazio ai giovani”. L’ormai ex presidente lascia anche un’eredità al suo successore: “Bisogna valorizzare le tradizioni e i fasti del passato per pensare al futuro”.
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