di Marcello Celeghini

“L’Italia in questo momento è un pò come la Nave Concordia, inclinata e in bilico, siete voi giovani che dovete rimettere in asse il paese e rimediare i danni dei troppi ‘Schettino’ che ci sono stati in giro in questi anni”. È questo il messaggio che il professor Andrea Pugiotto, ordinario di diritto costituzionale dell’università di Ferrara, ha dato agli studenti delle quinte del liceo Roiti che hanno partecipato questa mattina nella sala consiliare in Municipio alla conferenza “Costituzione e legalità, una conversazione civile con gli studenti ferraresi”, evento organizzato dal comitato ‘Ferrara per la Costituzione’ in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza e il Comune di Ferrara per avvicinare la Costituzione italiana agli studenti nel loro primo giorno di scuola, dedicato dal 2006 proprio alla ‘legalità’.

L’incontro, in una sala consiliare gremita di studenti, è stato introdotto dal sindaco Tagliani che ha sottolineato come la nostra Costituzione sia tutt’altro che antiquata e che essa non deve essere vista come un ostacolo alle riforme ma come la garanzia della democrazia per evitare catastrofi. Paolo Siconolfi, presidente del comitato ‘Ferrara per la Costituzione’, intervenendo ha raccontato da dove è nato il comitato e con quale finalità è nato. “Nel 2005 era stata presentata una modifica sostanziale della Costituzione che andava ad intaccare addirittura i principi fondamentali. Voi forse non ricorderete perché eravate molto giovani – si rivolge Siconolfi agli studenti- ma ci fu una grande protesta per quel disegno di modifica, furono raccolte più di due milioni di firme a difesa della Costituzione. Ferrara, città sempre pronta e ben presente nelle lotte per la democrazia, non è stata da meno. Così è nato il nostro comitato che ha come intento quello di non far mai abbassare la guardia sui valori della Carta e di trasmetterne la bellezza alle nuove generazioni. La nostra costituzione- precisa Paolo Siconolfi- può sicuramente essere modificata ed attualizzata senza però stravolgerne i valori”.

“La Costituzione italiana, esclusa quella inglese (si riferisce alla Magna Charta del 1215, ndr), è la Carta più vecchia d’Europa – interviene Andrea Pugiotto -. Nessuna delle forze politiche che la scrissero oggi esiste più. I costituenti sono già tutti deceduti. Ma è davvero così vecchia come sembra? – si domanda l’ordinario di diritto costituzionale – La Costituzione è ‘fonte’ quando si parla di diritti e doveri civili e in generale dell’attività politica. Essa ha infatti il compito di limitare i vari poteri e creare una sorta di equilibrio. La Costituzione è ‘sopra’ in quanto legge delle leggi. Questo è l’uso che ne fa la Corte Costituzionale. Essa è pure ‘sotto’ poiché contiene in coda tutti i rapporti etico-sociali che sono vincolanti poiché hanno valore giuridico. Ogni legge ordinaria deve essere quindi coerente ai dettami della Carta. Ma la Costituzione- sottolinea Pugiotto- deve essere soprattutto ‘dentro’ alla testa di ogni cittadino per avere una vera pregnanza. In questo senso la scuola gioca un ruolo fondamentale. Calamandrei addirittura considerava la scuola come ‘il quarto potere dello stato’ per intenderci su come la scuola abbia nelle proprie mani il futuro pensante del Paese”.