Le problematiche relative al personale della scuola continuano a tenere banco e a impegnare i sindacati di categoria. Questa volta è l’Usb Scuola ad aver voluto chiarimenti, in relazione all’insufficiente dotazione organica di insegnanti di sostegno assegnata alle scuole secondarie di secondo grado di Ferrara e provincia, nel corso di un incontro con il dirigente Ust, Antimo Ponticiello, e con Michele Panicali e Flavia Oltramari, che si occupano rispettivamente della gestione del personale e delle risorse umane per l’Ufficio Scolastico.

“A fronte di un aumento consistente degli alunni diversamente abili (da 1133 a 1245) e delle sentenze giudiziarie con cui i genitori degli alunni con Dignosi Funzionale hanno ottenuto il riconoscimento delle 18 ore di sostegno – spiegano i sindacalisti dell’Usb – è stata attribuita praticamente la stessa dotazione organica relativa all’anno scolastico 2012/2013 (da 515 a 530), attuando un approccio meramente “ragionieristico”, che non tiene conto delle sentenze del Tar e non opera alcuna analisi dei casi di gravità presenti nelle scuole”. I dirigenti dell’Ufficio scolastico hanno fatto presente di aver applicato le direttive del Miur e dell’Usr (Ufficio Scolastico Regionale) Emilia Romagna. Dal canto loro i rappresentanti dell’Usb hanno messo in evidenza la situazione di ingestibilità delle scuole, in particolare degli istituti di secondo grado, costrette in quest’anno scolastico a far fronte a un maggior numero di alunni con lo stesso numero di insegnanti dell’anno precedente.

Alla richiesta di posti in deroga da assegnare urgentemente alle scuole che ne hanno bisogno, il dirigente Antimo Ponticiello ha risposto positivamente e ha assicurato che l’Ust si sta muovendo in questa direzione.

L’Usb denuncia tuttavia “che la scelta irresponsabile di “concedere” (sono un diritto!) tali posti solo in un secondo momento (a scuola ampiamente iniziata), lasciando le scuole “scoperte” per un altro mese, rappresenta una chiara scelta politica che sicuramente non è presa a livello locale e che testimonia il grado di considerazione che si ha delle problematiche legate alla disabilità, i cui effetti negativi ricadono tutti sulle spalle degli alunni e delle loro famiglie”.

“E’ ora – attacca l’Usb Scuola – di mettere fine a questa pratica indecorosa, a questo “gioco burocratico” incapace di vedere che dietro i numeri ci sono le persone con tutto il loro bagaglio di sofferenze e angosce. Invitiamo genitori e insegnanti a utilizzare tutti gli strumenti di pressione per ottenere subito i posti in deroga. L’Unione Sindacale di Base si dice pronta a supportare tutte le proteste per garantire il diritto allo studio degli alunni e il rispetto delle normative”.