Economia e Lavoro
8 Agosto 2013
Indette quattro ore a livello territoriale e altre otto ore di mobilitazione nazionale per il contratto

Autogrill pronti allo sciopero

di Redazione | 2 min

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autogrillI lavoratori dei due autogrill presenti sul territorio ferrarese, quelli Po Est e Po Ovest sulla A13, effettueranno uno sciopero entro il 30 agosto in data e ora che saranno comunicate dai sindacati di categoria per protesta contro le posizioni e richieste definite “inaccettabili” della Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

Lo hanno comunicato Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil territoriali, facendo seguito a quanto stabilito dalle rispettive segreterie nazionali, che hanno proclamato 12 ore di sciopero di cui le prime 4 da gestire unitariamente a livello territoriale entro il 31 agosto, mentre le ulteriori 8 ore di mobilitazione  si effettueranno a livelo nazionale in un’unica giornata entro la fine di settembre. Per i lavoratori dei due autogrill ferraresi della Autogrill Spa sarà l’occasione per ribadire il proprio disagio in merito al caso dei 13 dipendenti (6 full time e 7 part time delle aree di servizio Po est e Po ovest) per i quali all’inizio di febbraio (vai all’articolo) è stata aperta la procedura di mobilità. Per adesso Autogrill ha proposto una riduzione di orario per i dipendenti full time e la possibilità di un trasferimento in altre aree di ristoro per i part time, ma la soluzione non è stata accolta con favore.

Ufficialmente lo sciopero riguarda il rinnovo del contratto nazionale nei pubblici esercizi, che ha visto per prima una presa di posizione unilaterale di Angem in rappresentanza di una parte consistente delle aziende di ristorazione collettiva, che, riferiscono i sindacati, “ha voluto rivendicare un proprio contenitore contrattuale”. “Negli ultimi due mesi – proseguono i sindacati della categoria – abbiamo poi assistito all’arroccamento su pretese inaccettabili della Fipe che aveva fino all’ultimo condiviso l’impostazione data dalle altre controparti al negoziato, per poi bruscamente cambiare idea, mettendo sul tavolo richieste del tutto improntate a restituzione di diritti e abolizione di istituti quali, ad esempio, gli scatti di anzianità quattordicesima e malattia”.

La mobilitazione ha quindi lo scopo di difendere le tutele economiche e normative dell’attuale Ccnl del turismo e far recedere Fipe dalle sue richieste, convincendola a tornare al tavolo delle trattative.

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