Economia e Lavoro
4 Agosto 2013
Confesercenti: “Chi ha inquinato paghi i danni alle aziende danneggiate”. Ascom pensa a una class action

Divieto di balneazione, danno inestimabile per i lidi

di Redazione | 2 min

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adminLidi. Nella stagione balneare tra le peggiori degli ultimi anni dovuta al persistere della crisi economica che ha contratto la capacità di spesa delle famiglie e dalle condizioni meteorologiche primaverili e d’inizio estate, il divieto di balneazione sui lidi ferraresi su un tratto della costa comacchiese “rischia di mettere definitivamente ko l’economia turistica”.

Lo afferma il presidente di Confesercenti Comacchio e Delta Roberto Bellotti, che teme che “pur nella limitazione del tratto in cui è interdetta la balneazione, la ricaduta mediatica farà perdere ulteriormente presenze su tutto il territorio, nonostante nei lidi Nord (Volano / Nazioni / Pomposa) e Sud (Estensi / Spina) il problema non sembra ravvisarsi”.

La preoccupazione degli imprenditori è poi rivolta alle cause che hanno portato all’emanazione dell’ordinanza contingibile ed urgente dal parte del sindaco di Comacchio. Infatti i problemi di eutrofizzazione algale sono conosciuti e monitorati da decenni e generalmente si è cercato di gestirli e conviverci. Un discorso diverso è la presenza di batteri fecali (enterococchi intestinali) la cui provenienza non può essere imputata a fenomeni naturali, ma piuttosto “imputabili ad immissioni di ingenti quantitativi di materiali organici provenienti dal sistema fognario o da allevamenti di animali”.

Per questo la Confesercenti chiede a Marco Fabbri di “attivare tutti i controlli per individuare le cause dell’inquinamento che ha indotto alla sospensione della balneazione, con accertamento delle eventuali responsabilità penali e civili, affinché le aziende danneggiate possano ottenere il risarcimento dei danni”.

Sempre in tema di danni Ascom Ferrara e la delegazione di Comacchio intendono promuovere una azione collettiva sotto forma di class action allo scopo di individuare i responsabili di questo disastro ed agire di conseguenza. “Nel pieno di una stagione turistica già molto difficile – afferma l’associazione -, questo provvedimento rischia di causare conseguenze pesanti e difficilmente immaginabili presenti e future alla economia turistica non solo della costa ma anche all’intero territorio provinciale. I nostri lidi devono essere località salubri nelle quali le famiglie possano venire tranquille e serene per passare giorni di vacanza spensierate. Anche se ha colpito solo due lidi gli organi di informazione nazionali hanno comunicato che si tratta del litorale di Comacchio. Il danno di immagine ed economico per Comacchio e per l’intero territorio è immenso: Ascom ritiene  sia fondamentale capire cosa e chi hanno la responsabilità di questi fenomeni di inquinamento ed agire di conseguenza”.

Per informazioni si potrà fare riferimento al seguente numero di telefono già a partire da lunedì  allo 0533.311111  oppure inviando una mail ad ascom.comacchio@ascomfe.it.

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