Politica
10 Maggio 2013
Dopo Grillanda (Fli) altra gaffe di un consigliere, questa volta Pd, di un comune di Ferrara

Prima gli spari ai politici, ora foto choc sui poliziotti

di Marco Zavagli | 4 min

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Denis Zappaterra (il primo nella foto a sinistra) in consiglio comunale

Denis Zappaterra (il primo nella foto a sinistra) in consiglio comunale

Cento. La foto di un cavallo che tenta di sodomizzare un poliziotto e la scritta inglese “f..k the police”. È il post caricato su facebook da un consigliere Pd di Cento, Denis Zappaterra. Il messaggio irriverente verso le forze dell’ordine è stato pubblicato due settimane fa ma solo ora si apprende la notizia, grazie a un comunicato della sezione locale della Lega Nord, che stigmatizza quel messaggio dal momento che “squalifica inevitabilmente chi la pubblica e offende tutti i servitori dello Stato che ogni giorno fanno il loro dovere per difendere i cittadini”.

Il post, che in breve ha fatto il giro dei gruppi facebook centesi, è rimasto inspiegabilmente sotto traccia fino ad oggi, salvo una dura presa di posizione dell’ispettore della polizia municipale Massimo Perrone.

Ora il caso viene portato alla luce dal Carroccio, bollando il post del consigliere comunale del Pd come “di cattivo gusto e altamente lesivo della dignità di tutte le forze dell’ordine”, con l’aggravante “che sono state pubblicate da un amministratore di questa città”.

Da quanto si apprende Zappaterra, dopo aver eliminato il messaggio telematico, si è scusato pubblicamente, spiegando che non si era accorto della frase in inglese contro la polizia. Sopra l’immagine infatti è riportata la scritta “per tutti quelli che vi scocciano, vi offendono, vi spiano di nascosto… si è liberato un lavoro… bisognerebbe sostituire quello vestito di nero…”. Quello vestito di nero è però un agente di polizia…

Giustificazioni “alquanto deboli e poco credibili” secondo la Lega, visto che “la frase in inglese contro la polizia ,è grande ben un quarto della foto. Se anche fosse vero, la foto era eloquentemente lesiva verso le forze dell’ordine. Dire che il post era stato fatto con un’ altro intento non diminuisce la colpa ma l’aggrava parchè dimostra la superficialità con cui ha pubblicato il tutto”.

“Dire che lui stesso – prosegue la nota – ha ammirazione per le forze dell’ordine e rimuovere il post per nascondere il fatto, senza nemmeno rendere pubbliche scuse per l’accaduto, è gravissimo. L’ammirazione si dimostra con i fatti, non con semplici parole di circostanza”.

La Lega Nord ricorda il caso del consigliere di centrodestra a Berra Stefano Grillanda (vai all’articolo), che “dopo un post su facebook inappropriato e molto discusso, dopo aver reso scuse ufficiali e pubbliche ha ritenuto doveroso dare le dimissioni da consigliere comunale per la gravità di quanto commesso. Ci auguriamo che il consigliere del Pd abbia la stessa sensibilità, senso civico e onestà intellettuale del dimissionario consigliere di Berra”.

Dopo la pubblicazione dell’articolo di Estense.com dal Comune di Cento è arrivata una nota a firma Mario Pedaci. Alla presenza del vicesindaco Zappaterra e Perrone si sono incontrati per chiarire i fatti. Da quest’incontro emerge che l’ispettore della Municipale era a sua volta finito in mezza alla polemica per una mail inviata agli altri consiglieri, nella quale stigmatizzava il comportamento del consigliere Pd.

Ora l’amministrazione tenta di evitare ulteriori polemiche cercando di gettare acqua sul fuoco con un comunicato condiviso. Nel quale si legge che “da un lato l’accaduto è espressione di una azione superficiale (la condivisione di un post su Facebook) con un esito sicuramente oltre le intenzioni. Il sig. Zappaterra infatti, dopo la presa d’atto, ha immediatamente preso le distanza dal post medesimo e ha provveduto alla rimozione dello stesso. Contemporaneamente, sullo stesso mezzo di comunicazione,  ha espresso le proprie scuse, ribadendo con particolare forza la propria ammirazione alle forze dell’ordine. Con l’incontro di oggi viene ulteriormente chiarito il tutto”.

Dall’altro lato c’è la reazione di Perrone, “oggi valutata come eccessiva e viene posta in relazione alla mancanza di una serena e pacata preventiva ricerca di riscontro. Anche tale azione ha di fatto prevaricato le intenzioni del sig. Perrone che non intendeva allargare il livello della discussione ma ricercava solo delle spiegazioni, che oggi ha ricevuto e che considera possano chiudere definitivamente ogni suo dubbio”.

“La conoscenza dei fatti – chiude la nota all’insegna del ‘tutto a posto’ – così come realmente accaduti e il dialogo costruttivo e sincero fra le persone coinvolte, ci permette quindi di ritenere oggi definitivamente chiusa la questione e superato ogni possibile dubbio”.

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