Riva del Po
30 Aprile 2013
Spari a Palazzo Chigi. Dibattito in consiglio sulle dichiarazioni choc su facebook

“Mira ai politici”, Berra si dissocia da Grillanda

di Redazione | 3 min

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grillandaBerra. Doveva essere un consiglio comunale dedicato al bilancio consuntivo quello di ieri sera a Berra. E invece a tenere banco sono state le dichiarazioni su facebook del consigliere Stefano Grillanda, capogruppo della lista di minoranza Voce ai Cittadini e candidato alle recenti politiche con il partito Fratelli d’Italia, che aveva postato sul social network una frase indirizzata all’attentatore di Roma che invitava a “lasciar stare i carabinieri e a prendere di mira i politici” (vai all’articolo).

In assenza di Grillanda, assente per motivi di lavoro, il sindaco Zaghini ha espresso a nome di tutto il consiglio ai carabinieri feriti e all’Arma la massima solidarietà, con l’auspicio di una pronta ripresa per i militari feriti. Sulla stessa linea il consigliere Pd Astolfi: «Non mi era mai successo di vedere una situazione come questa in tanti anni di esperienze consiliari e non solo con un consigliere comunale che è stato anche in lista alle ultime elezioni. Affermazioni rimosse ma in ogni caso troppo pesanti. E non vado oltre. Solidarietà alle forze dell’ordine ed alla signora colpita. Il clima in generale è pesante, ma rilasciare dichiarazioni di questo tipo su di un mezzo con il potere di facebook non è consono a chi occupa un ruolo istituzionale. Ho parlato con Grillanda, è dispiaciuto ma serve una riflessione profonda per la sua presenza in questo consiglio. Valuti le sue decisioni per la prossima seduta».

Poi Peverati, collega di minoranza di Grillanda, che ha inteso intervenire a titolo personale: «Avrei voluto parlare di politica nazionale che in questo momento è in una situazione importante con l’alleanza tra Pd e Pdl e la possibilità di presentarsi in Europa senza Grillo al seguito. Ho invece appreso dai giornali di questo fatto. C’è stata molta superficialità ma mi dissocio completamente. Ci troveremo in settimana e ne parleremo come gruppo». Di nuovo Zaghini: «Ho sentito Grillanda più volte. Ha rettificato quanto dichiarato a Estense.com, sostenendo di non essere stato capito o male interpretato. Mi ha detto che si rimette nelle mani del gruppo. Io non chiederò le sue dimissioni, ma credo che ci siano delle leggerezze e delle colpe che non possono essere mondate che con le dimissioni. È una questione che attiene alla sua coscienza personale. Tutto questo va oltre i contorni del locale. Lui era un candidato alla Camera ed un politico a tutti gli effetti. La dichiarazione ha fatto fragore e non è solo una caduta di stile, ma un contributo al brutto clima nel paese».

Infine l’altro consigliere di minoranza, Bressan: «Lo conosco come ragazzo buono e tranquillo. Per pochi voti non è stato eletto sindaco e si è lasciato andare con queste dichiarazioni. Mi dissocio. I problemi si risolvono con il dialogo, non con le armi. Dopo la battaglia elettorale Pd e Pdl hanno capito che si doveva lavorare assieme per andare avanti. Sulle dimissioni non è il gruppo che deve decidere ma il diretto interessato».

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