Eventi e cultura
25 Marzo 2013
I ricordi di Folco Quilici incantano il Ridotto del Teatro Comunale

A Ferrara un narratore di mari e continenti

di Redazione | 2 min

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quilicidi Camilla Lombardi

Martedì scorso il Ridotto del Teatro Comunale è stato lo splendido scenario di “Ferrara dei miei ricordi”, conferenza organizzata dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con la  Prefettura del nostro Comune, in cui il noto “narratore di mari e continenti” Folco Quilici ha raccontato le sue esperienze salienti nella nostra città.

Dagli anni ’30, in cui poco più che bambino vedeva il grande andirivieni di artisti e intellettuali nella villa liberty di famiglia in Viale Cavour e si avventurava ne “la giungla delle canne di bambù” delle Valli di Comacchio, agli anni ’40, anni di difficoltà sia a scuola che nel mondo esterno trivellato dalla guerra, segnati inoltre dalla morte del padre Nello nell’ “incidente” aereo di Tobruk.

Fino ad arrivare agli anni ’50, in cui la famiglia Quilici torna a Ferrara dopo un forzato esilio in campagna, a causa delle bombe. Eppure è stato proprio in questi anni così travagliati che lo scrittore e regista riceve i maggiori contributi “a quel campo arato che è il cervello umano”: Funi, Antonioni, e Bassani sono stati i suoi principali mentori e figure di riferimento, anche se è grazie a Visconti che, in un certo senso, riceve l’impronta fondamentale. “Durante le riprese di alcune scene a Ferrara del celebre film “Ossessione” – ha spiegato infatti Quilici -, con un amico trovammo un pezzo di pellicola gettato via da un tecnico, la pulimmo e vi disegnammo sopra un altro film “a colori” per intrattenere gli amici: da lì, è nato il mio amore per il cinema”.

Amore che si è subito legato a un’altra grande passione: quella delle immersioni subacquee, sviluppatasi anch’essa quando Quilici era solo un ragazzo e fotografava i fondali avvalendosi solo di un autorespiratore a ossigeno residuo di guerra. Non per niente, il suo ultimo libro – edito da Mondadori l’anno scorso – tratta proprio di tesori sommersi, come si può dedurre facilmente dal titolo “Relitti e tesori. Avventure e misteri nei mari del nord”.

DSCN0530E proprio dall’“Antefatto personale” di questo libro è stata tratta, al termine della conferenza di Quilici, una piccola lettura da Tommaso Finchi e Linda Puccelli, studenti del Liceo Ariosto di Ferrara, sotto la guida di Raffaela Padricelli. Alla quale è seguito un rigenerante concerto di musica classica, con Lavinia Soncini al violino e Nicola Badolato al pianoforte. Gli elogi delle autorità non sono mancati: “è sempre una bella occasione – ha commentato il vicesindaco Massimo Maisto – poter ascoltare un intellettuale che ha tenuto insieme avventura, cultura e ricerca storica in maniera tale”.

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