Cronaca
7 Febbraio 2013
Forlani accusato di diffamazione via facebook con altre due persone. Chiesta anche rogatoria internazionale

“Faccia da c…” alla madre di Aldrovandi, il caso del poliziotto in tribunale

di Marco Zavagli | 3 min

Leggi anche

Baldini: “Ad Argenta c’era un corso universitario fatto chiudere da Fi”

"Sono molto stupito, e lo sono felicemente, da questa notizia, dal momento che conferma che le politiche che abbiamo adottato come maggioranza sono apprezzate dall’opposizione, e quindi riproposte". Sono le prime parole del sindaco di Argenta Andrea Baldini nel commentare l'intervento di ieri sulla stampa del coordinatore giovanile e di quello provinciale di Forza Italia, Nanetti e Toselli

Avrebbe adescato l’amichetta della figlia. “Nego tutto”

Parla e respinge ogni accusa il 49enne ferrarese finito a processo per adescamento di minore, pornografia minorile e corruzione di minorenne, dopo che tra febbraio e novembre 2018 - secondo la Procura - avrebbe adescato una ragazzina di 14 anni, compagna di scuola di sua figlia, prima inviandole foto dei suoi genitali e poi inducendola a fare altrettanto, attraverso lusinghe e regali - come ricariche telefoniche - per provare a ottenere in cambio la sua fiducia

Alan Fabbri si sente “stalkerizzato”

Con le imminenti elezioni riaffiorano, pare, anche vecchi rancori. Il sindaco Alan Fabbri non ha ancora digerito le parole, a lui rivolte, nel 2021 durante il caso Arquà da Fabio Anselmo: "una adeguata terapia psicologica di sostegno sarebbe veramente auspicabile"

admin-ajax.phpÈ appena entrato in carcere e già arriva una nuova grana giudiziaria per Paolo Forlani. Il poliziotto, 52 anni, che sta scontando sei mesi di reclusione per omicidio colposo, è stato raggiunto dall’avviso di conclusione indagini emesso dal pm Nicola Proto per diffamazione. La diffamazione che gli viene imputata è quella avvenuta il 22 giugno, quando attraverso la pagina facebook di Prima Difesa Due (ora chiusa dalla polizia postale), che fa capo a Prima difesa associazione che tutela le forze dell’ordine coinvolte in procedimenti giudiziari, insultò la madre di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti (vai all’articolo).

Successivamente allo sdegno che la notizia di quelle offese provocò nell’opinione pubblica, Forlani chiese pubblicamente scusa (vai all’articolo), addebitando “quel mio contegno estemporaneo ed assurdo” a “uno stato di sconforto e di smarrimento assoluti”.

Ora però dovrà rispondere di questa nuova accusa. E con lui anche la presidente di Prima Difesa, pesarese di 44 anni, e Sergio Bandoli, ravennate di 50 anni. La prima è l’autrice del post sul quale poi si accoderanno Forlani e altri utenti: “avete sentito la mamma di Aldrovandi… fermate questo scempio per Dio… vuole che i 4 poliziotti vadano in carcere… io sono una bestiaaaaa”. A questo post, stante la denuncia, seguivano diversi commenti offensivi nei confronti della madre e di suo figlio. Tra questi quello di Forlani: “ma che faccia da culo aveva sul tg…. Una falsa e ipocrita… spero che i soldi che ha avuto ingiustamente possa non goderseli come vorrebbe. Adesso non sto più zitto, dico quello che penso e scarico la rabbia di 7 anni di ingiustizie…”. Segue quindi Bandoli: “la madre se avesse saputo fare la madre non avrebbe allevato un ‘cucciolo di maiale’ ma un uomo”. Di nuovo la Cenni: “Federico faceva uso di sostanze stupefacenti, alcool e mamma e papà sapevano… dormiva dal nonno Federico e non a casa con i genitori… e Federico ha dato tanto alla sua famiglia dopo la morte. Due milioni di euro… riposa in pace ragazzo… sapendo che se i tuoi ti avessero aiutato saresti ancora vivo”.

Bandoli afferma di esser stato vittima di un attacco di un hacker, come dimostrerebbe una consulenza fatta fare sul suo computer da un ingegnere informatico. L’hacker sarebbe entrato nel suo pc e avrebbe scritto col suo account il post incriminato. Il perito ha confermato la circostanza davanti ai carabinieri, confermando la possibilità che un virus fosse entrato nell’account facebook sfruttando le credenziali di Bandoli. Per saperlo con certezza servirà una perizia della polizia postale che, tramite la procura, ha già fatto richiesta di rogatoria internazionale per chiedere alla società Facebook Inc. a Palo Alto in California, i dati relativi all’Ip dell’account di Bandoli.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com