Non parte certo nel segno della concordia la gara interna al Partito democratico per scegliere i candidati ferraresi al parlamento. Dopo i nomi certi di Bratti e Bertuzzi, che correranno per il secondo mandato a Camera e Senato, e di Franceschini (in quota nazionale), gli outsider saranno, come già detto, Paola Boldrini per la città, Paolo Pavani per l’Alto ferrarese e per il Basso ferrarese due candidati. Al nome di Giancarlo Malacarne, sindaco di Massafiscaglia, si è aggiunto a sorpresa quello di Davide Bellotti, assessore provinciale comacchiese.

Si profila così una lotta fratricida nella zona del Delta. Una lotta di cui in molti avrebbero fatto volentieri a meno. La ‘sorpresa’ è nata da una cena tenuta martedì in un ristorante di Tresigallo convocata (“a quale titolo” si sono chiesti diversi partecipanti) da Davide Nardini. L’assessore provinciale, che evidentemente vanta ancora una certa influenza anche fuori Codigoro, ha radunato attorno a sé diversi sindaci e amministratori del partito.

Al tavolo sedevano lo stesso Malacarne, i colleghi Marco Roverati sindaco di Migliaro, Nicola Rossi di Copparo, Andrea Marchi di Ostellato, Sabina Mucchi di Migliarino, Dario Barbieri di Tresigallo, il suo predecessore Maurizio Barbirati (ora amministratore delegato di Delta Web), Paolo Panizza, amministratore unico d Amsefc, e Loris Gadda, presidente di Area.

Tra una portata e l’altra dalla bocca di Nardini sarebbe uscita la proposta della candidatura di Bellotti per le primarie. Un’idea che non ha certo riscontrato l’entusiasmo di Malacarne, la cui corsa era vista da più parti come un trampolino di lancio verso il congresso del prossimo anno, dove il sindaco di Massafiscaglia potrebbe guardare alla segreteria provinciale nel caso Calvano lasciasse per identico incarico in sede regionale.

Ora invece il possibile bacino di voti in grado di garantire una qualche visibilità risulta frammentato. E tutto questo per due candidati, Malacarne e Bellotti, che non avranno alcuna possibilità di minacciare i parlamentari uscenti. Bratti è forte dei voti della città e dell’Alto ferrarese. Tutto il Copparese, e anche questo è stato ribadito al ‘convivio’, sta con la senatrice.

La domanda allora sorge spontanea: qui prodest? A chi giova creare un’immagine di rottura interna prima dell’appuntamento del 30 dicembre? I sospetti nel più classico dei gialli finiscono sempre sul maggiordomo. IN sua assenza, si potrebbe forse indagare su chi ha fatto gli onori di casa…