Economia e Lavoro
18 Settembre 2012
L’appello è del Consorzio Agrario di Ferrara e del Pastificio Andalini

“Agricoltori seminate grano duro”

di Redazione | 2 min

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Massimo Andalini

L’appello “Agricoltori seminate grano duro” è stato lanciato in occasione di una conferenza stampa recentemente tenutasi presso la Camera di Commercio di Ferrara.

La preoccupazione di non vedere importanti investimenti di grano duro nelle prossime semine di frumento nasce non tanto dal prezzo dello stesso, che è sufficientemente elevato, quanto dall’enorme incremento registrato dal prezzo del frumento tenero, che oggi vede uno scarto in favore del duro di solo 1,5 euro per quintale.

Questa limitata differenza potrebbe invogliare gli agricoltori ad indirizzare le loro scelte quasi esclusivamente verso il tenero (leggermente più produttivo e più facile da coltivare) che registra un prezzo favorevole a causa di una eccezionale siccità che ha colpito diversi paesi produttori in particolare quelli dell’Est Europeo.

I motivi che dovrebbero guidare queste scelte verso il duro sono principalmente tre: il primo, che gli agricoltori, per avere un maggior ricavo, dovrebbero qualche volta andare anche in controtendenza. Infatti se nella prossima campagna ci saranno molto semine di frumento tenero e poche di duro la forchetta in favore di quest’ultimo potrebbe essere molto più ampia rispetto a quella attuale.

Il secondo è che nel nostro territorio la qualità e la quantità delle produzioni di grano duro hanno raggiunto livelli di eccellenza paragonabili a quelli dei grani importati dal Nord America. Il terzo è che oggi è possibile sul nostro territorio realizzare un’intera filiera, dal campo alla tavola, utilizzando materie prime (semola, uova, e acqua) e strutture (aziende agricole, stoccaggio, mulino e pastificio) interamente locali.

Non dimentichiamo poi che il nostro grano duro è realizzato tutto in rotazione mentre quello del sud Italia è prevalentemente in monosuccessione, con evidenti impatti ambientali. Se poi pensiamo che a Cento, oltre al Pastificio Andalini troviamo anche l’industria Fava, leader mondiali nella costruzione di macchine per la produzione di pasta, ci rendiamo conto di qual è il potenziale del nostro territorio sul mercato della pasta.

I due progetti proposti da Andalini: la Pasta all’Ortica e la Pasta all’Uovo Nostrana, sono quindi due straordinarie opportunità per ampliare il portafoglio delle proposte gastronomiche di un territorio che non è riuscito ad esprimere ancora appieno le proprie potenzialità. Un messaggio che potrebbe felicemente interessare e coinvolgere anche i ristoranti.

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