Eventi e cultura
11 Luglio 2012
Presentata la rassegna al Motovelodromo. Si parte con Paul Weller. Il prossimo anno assicurato il ritorno in piazza Castello

Ferrara Sotto le Stelle, qualità nell’emergenza

di Redazione | 5 min

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“E’ stato faticoso mantenere in piedi la manifestazione, ma alla fine anche quest’anno abbiamo una rassegna ricca”. L’assessore alla Cultura, Massimo Maisto, si è impegnato in prima persona per salvare la rassegna “Ferrara Sotto le Stelle” che, com’è noto, si è dovuta trasferire al Motovelodromo rinunciando, solo per quest’anno, alla tradizionale location di piazza Castello dopo il sisma del 20 maggio. “Con questa scelta – ha precisato Maisto – si è voluto tutelare il pubblico da eventuali timori o attacchi di panico, anche se in realtà non ci sarebbero stati rischi”.

Una scelta che permetterà semplicemente maggiore tranquillità agli spettatori, dunque, dopo i recenti eventi sismici, dando per assodato che il centro cittadino non presenta problemi in termini di sicurezza durante gli eventi, tanto che a fine agosto si potrà svolgere regolarmente il Ferrara Buskers Festival. E lo sforzo per mantenere tutte le iniziative programmate continua, comprendendo anche il teatro Comunale che, come riferisce Maisto, “siamo ancora convinti di riuscire ad aprire entro l’inizio della prossima stagione teatrale”, sebbene già ora – come riportato da estense.com (vai all’articolo) – si stiano sondando situazioni alternative come quella del Nuovo.

Ferrara Sotto le Stelle si prepara comunque già a partire da oggi, con il concerto di Paul Weller al Motovelodromo, ad affrontare “un anno eccezionale”, come sostiene il direttore artistico Roberto “Bobo” Roversi. “Perché intendiamoci – ha specificato – Ferrara Sotto le Stelle è piazza Castello e il cortile del Castello, e lì torneremo il prossimo anno”. Aggiungendo che le indagini vibrometriche e fonometriche effettuate da un noto tecnico di acustica ambientale, l’ingegner Francesco Pompoli, sulle strutture del Castello hanno dato risultati più che confortanti. Vale a dire che le sollecitazioni acustiche prodotte da concerti musicali non avrebbero prodotto alcun tipo di danno. “Il terremoto non è stato un toccasana per le prevendite – ha spiegato Roversi – ma le agenzie degli artisti hanno compreso la situazione e alla fine le date sono state confermate. Anzi, oltre agli Afterhours, che hanno rinunciato al cachet e devolveranno l’intero incasso al fondo per la sistemazione del teatro Comunale danneggiato dal sisma (così come la Siae ha rinunciato ai diritti), un’altra agenzia si è offerta di donare per la stessa causa un euro per ogni biglietto di ingresso. Per noi destinare questi fondi al teatro Comunale è dovuto, per la riconoscenza che dobbiamo loro per l’ospitalità che ci hanno concesso in tante occasioni”.

Dunque il Motovelodromo, uno spazio aperto che offre la massima tranquillità e serenità agli spettatori. Con solo una controindicazione dovuta alla vicinanza di diverse abitazioni e condomini. “E’ una situazione nuova che impatterà in un ambito residenziale – commenta Roversi – e mi scuso anticipatamente dei disagi che, preciso, riguarderanno solo quattro serate su cinque, dato che il concerto di Damien Rice sarà solo chitarra e voce, piano e voce. Assicuro che non torneremo più lì, il sacrificio sarà limitato”.

Paul Weller

Ma ora è il momento di far parlare la musica. E domani sera sarà la volta di un pezzo di storia musicale. Paul Weller, che in Italia ha previsto solo tre date, arriva a Ferrara dopo aver dato da poco alla luce il suo undicesimo album da solista, “Sonic Knicks”, ma portando comunque con sé tutto il peso della sua lunga e prestigiosa carriera.

Il ritorno del modfather dal vivo in Italia, dopo qualche anno di assenza, è un vero evento per i fan che lo seguono fedelmente da decennni lungo una carriera che non ha termini di paragone al mondo: Weller infatti è praticamente l’unico artista ad avere raggiunto il successo e i vertici delle classifiche con ogni progetto e in ogni periodo della sua lunghissima vita artistica. I sei album con i Jam, la prima band,  cinque con The Style Council e i primi dieci da solista (“Sonic Kicks” è l’undicesimo) hanno segnato indelebilmente almeno 4 decenni nella musica British e aperto la strada a stili, mode e band che tuttora non esitano ad attribuire la paternità e la sorgente della propria vena creativa a Paul Weller, un’icona incrollabile che con ogni singolo album pubblicato è entrato direttamente in vetta alle Charts inglesi. Ma Weller senza falsa modestia sottolinea: “Naturalmente sono orgoglioso di ciò che ho fatto, ma ciò che più mi preme è quello che mi aspetta nel futuro. Voglio avere peso ora, nel 2012. Ho fatto il mio nel passato, ma ogni volta ho sempre guardato oltre, davvero, e sarà così per sempre, almeno fino a quando non collasso”.

Sonic Kicks, al quale hanno collaborato anche Noel Gallagher e Graham Coxon (Blur), è stato recentemente presentato in alcuni show esclusivi alla Roundhouse di Londra, in occasione dell’uscita dell’album in Inghilterra, anticipata di una settimana rispetto al resto d’Europa. Nel tour, Paul Weller, accompagnato dalla sua band (nella quale fra gli altri troviamo Steve Cradock, suo storico collaboratore), ha solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda il repertorio, che frequentemente cambia da un concerto all’altro, annunciando per Ferrara un set di ben  30 brani. Canzoni indimenticabili come “The Modern World”, “You Do Something To Me”, “My Ever Changing Moods”, “Wild Wood”,  “Town Called Malice” e innumerevoli altre sono pietre miliari sulle quali Paul Weller e tutti noi possiamo sempre fare affidamento per guardare al futuro con sano ottimismo. L’inizio del concerto è previsto per le ore 20.30 e ad aprire sarà Luca Sapio and Capiozzo & Mecco Band, l’apprezzata voce di Quintorigo e Black Friday.

Il programma di Ferrara Sotto le Stelle, che quest’anno si avvale di un main sponsor tutto ferrarese come la Segest, è costruito ancora una volta per accontentare pubblici diversi mantenendo aperta una porta sulla sperimentalità. Dopo Weller troveremo infatti Kasabian il 14 luglio, il fresco vicnitore di due Grammy Awards, Bon Iver, il 19 luglio (per lui, che è già una star internazionale, sarà la prima data italiana di sempre), gli Afterhours il 22 luglio e Damien Rice il 27 luglio, con la parentesi al parco Massari del 20 luglio con Soap&Skin, la giovanissima artista austriaca Anja Plaschg che è considerata una delle personalità più forti uscite negli ultimi anni.

Anche in una situazione “emergenziale”, dunque, la qualità espressa da Ferrara Sotto le Stelle si mantiene ad alti livelli. Un marchio internazionale che non si può permettere un anno di pausa.

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