Cronaca
21 Giugno 2012
L’accusa chiede la conferma della condanna. In serata il verdetto definitivo

Cassazione, il pg: “poliziotti schegge impazzite”

di Redazione | 2 min

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Il procuratore generale della IV sezione della Corte di Cassazione ha chiesto il rigetto dei ricorsi e la conferma della condanna per omicidio colposo a 3 anni e 6 mesi di reclusione per i quattro poliziotti (Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri) condannati in primo e secondo grado per la morte di Federico Aldrovandi avvenuta il 25 settembre 2005 in via Ippodromo a Ferrara.

L’udienza davanti alla Corte Suprema, che rappresenta l’ultimo grado  di giudizio, è iniziata questa mattina alle 10.30 per concludersi introno alle 15.

Il pg Gabriele Mazzotta ha proseguito sulla linea delle pubbliche accuse che lo hanno preceduto nei precedenti giudizi, definendo “schegge impazzite” gli imputati, che avrebbero agito con un uso eccessivo della forza “nei confronti di una persona inerme”, anziché comportarsi come “responsabili rappresentanti delle forze dell’ordine”’.

“La requisitoria del pg ha reso piena giustizia alla battaglia che abbiamo condotto fino a questo momento”, ha commentato al telefono l’avvocato Fabio Anselmo, che ha assistito la famiglia nel processo di primo grado.  “Federico – prosegue Anselmo citando il procuratore generale – è stato dipinto come un mostro capace solo di dare calci e pungi, rompere due manganelli e dare un calcio a vuoto; sappiamo che non è così”. “Una ricostruzione che ricalca esattamente come sono andati i fatti”, aggiunge Lino Aldrovandi, il padre di Federico, anch’egli presente a Roma.

Per la difesa era presente anche l’avvocato Niccolò Ghedini, difensore storico di Silvio Berlusconi, nominato da Monica Segatto. In serata è atteso il verdetto definitivo.

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