Cronaca
1 Giugno 2012
Il Presidente arriverà il 7 giugno. Nei campi serve di tutto, anche climatizzatori

Napolitano nelle terre del terremoto

di Redazione | 2 min

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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriverà nelle zone colpite dal terremoto il prossimo giovedì 7 giugno. Lo ha annunciato il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, nominato commissario straordinario per la ricostruzione, dopo una nuova telefonata nel corso della quale il Capo dello Stato si è informato su come procedono gli interventi legati all’emergenza del sisma.

Prosegue intanto tra le altre attività, la sistemazione e il rafforzamento dell’assistenza nei 32 campi della protezione civile (in 17 Comuni delle province di Modena, Ferrara e Bologna, di cui 10 nuovi istallati dopo il sisma di martedì 29) ma anche in alberghi, palestre e scuole messe a disposizione dai Comuni. Dopo l’ultima scossa avvertita alle 9 del 29 maggio, sono state soddisfatte pressoché tutte le richieste di sistemazione da parte di coloro che hanno avuto necessità.

Oggi sono sei le squadre della Protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnate nella verifica della funzionalità dei servizi essenziali dei campi quali energia elettrica, rete fognaria, idraulica ed igienica. Molte sono le necessità, alcune urgenti altre di semplice quotidianità, che la macchina del soccorso e della ricostruzione tenta di soddisfare. In queste ore – in vista dell’arrivo dell’estate – è stata avanzata la richiesta di 1500 climatizzatori.

Sono oltre 300 le scosse che si sono verificate dopo quella di martedì 29 maggio, almeno tre delle quali con epicentro nell’Alto ferrarese.

In tutto le vittime del terremoto sono 24, mentre sono circa 350 i feriti delle ultime scosse. Rimangono in prognosi riservata le due persone di Cento rimaste colpite da calcinacci caduti in seguito alla scossa delle 9 di lunedì scorso. Si contano circa 14mila sfollati, considerando i 1600 di Cento, che ha visto evacuare parte del centro storico.

Lunedì 4 giugno è stata indetta una giornata di lutto nazionale, con bandiere a mezz’asta e un minuto di raccoglimento nelle scuole.

Per quanto riguarda le offerte di aiuto, giunte numerose da ogni parte, la protezione civile tiene a ribadire che, nelle ore immediatamente successive a un’emergenza, l’invio spontaneo di beni di prima necessità, così come l’istintiva disponibilità ad offrire il proprio impegno, rischiano, se non inseriti all’interno di un’organizzazione di volontariato di protezione civile già riconosciuta, che garantisca formazione, equipaggiamento e coordinamento delle attività, di ostacolare la macchina dei soccorsi e di assistenza.

Il numero verde della Protezione civile regionale 800333911 è una linea destinata al coordinamento dei soccorsi e non alla raccolta di aiuti materiali, né tantomeno di offerte in denaro.

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